Page 50 - Notiziario 2018-3
P. 50

PAGINE DI STORIA




                                                                         All’alba il Tenente


                                                                       Terranova, presa la



            Terranova e il Prefetto Serrentino “questa precisazione    Bandiera italiana di
            fu ripetuta più volte al predetto comando jugoslavo il quale
            ripetutamente ci assicurò (….) che le autorità civili sarebbero
            rimaste ai loro posti mentre i carabinieri e gli altri militari  gala di trenta metri,
            italiani potevano scegliere all’atto della liberazione della
            rientrare nell’Italia liberata con un mezzo che i partigiani saliva sul campanile
            città: o continuare a combattere con i partigiani jugoslavi o

            stessi avrebbero messo a disposizione fino a Bari”. Anche
            al prof. Fienco, capo di gabinetto della Prefettura di           del Duomo di
            Zara, il dottor Brainovich, capo-politico partigiano, di
            Calderone, “che  la  tutela  dell’ordine  pubblico  sarebbe S. Anastasia e insieme
            passaggio nella città, aveva assicurato, come testimonia

            rimasta all’Arma dei CC.RR. e al comando del Tenente             ad alcuni vigili
            Terranova, che l’amministrazione civile sarebbe rimasta
            agli italiani”.
            La notte del 30 ottobre 1944 i tedeschi evacuarono la       del fuoco la issava
            città, il Prefetto Serrentino, dopo aver ricevuto una te-
            lefonata  dal  Ministero  dell’Interno  della  Repubblica       sul balconcino
            Sociale, era partito con loro. In città regnava un silenzio
            sepolcrale.  All’alba  il  Tenente  Terranova,  presa  la
            Bandiera italiana di gala di trenta metri, saliva sul cam-   sotto alla cuspide
            panile del Duomo di S. Anastasia e insieme ad alcuni
            vigili del fuoco la issava sul balconcino sotto alla cuspide.
            Un’altra  bandiera  veniva  issata  sul  campanile  della  salute pubblica, si recarono incontro ai partigiani per
            chiesa di S. Simeone. Padre Giovanni Eleuterio Lovrovich  concordare con il comando jugoslavo i rispettivi ruoli
            raccontò nel suo libro di essere stato svegliato da un in-  nella città. I primi partigiani arrivarono nelle prime ore
            solito suono di campane. Erano usciti tutti all’aperto e  del mattino alla spicciolata, non tutti erano a conoscenza
            dalle strade proveniva un vociare di gente, le bandiere  dell’improvvisa partenza dei tedeschi. Giacomo Vuxani
            tricolori sventolavano dai campanili delle due chiese.  ha riferito che dopo alcune ore, verso le 9.30, ordinarono
            “Questo  ultimo  gesto  di  sfida,  per  noi  che  lo  abbiamo  di disarmare i carabinieri per mandarli in un campo di
            vissuto,  assurgeva  al  valore  di  un  simbolo.  Era  l’ultimo  concentramento; a nulla valsero gli interventi suoi e del
            grido di italianità lanciato in faccia allo straniero.” Era  Tenente Terranova contro l’ingiusto provvedimento.
            l’ultima  volta  che  la  bandiera  italiana  sventolava  in  “Il tenente fece conoscere al comandante militare jugoslavo
            Dalmazia.  Tra  la  gente,  il  giovane  Antonio  Varisco  che il Comando dell’Arma a Zara, in ossequio all’ordine
            aveva assistito a quel gesto eroico ed affascinato aveva  diramato  per  radio  dal  Generale  Badoglio  ai  Comandi
            preso la decisione di entrare nell’Arma dei Carabinieri.  delle nostre Forze Armate dislocate nei Balcani di cooperare
            Le autorità cittadine costituite dal Vuxani, dal professor  con le truppe partigiane di Tito, aveva fattivamente colla-
            Fienco, dal Maggiore Trafficante, dal Tenente Terranova,  borato con gli organi dirigenti del movimento partigiano
            dall’industriale  Pietro  Luxardo,  dal  funzionario  della  jugoslavo nei dintorni di Zara, esibendo all’uopo un volu-
            prefettura Kiswarday ed altri, riuniti in un comitato di  minoso carteggio sulla corrispondenza ed intesa segreta in-



            50 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III
   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55