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PAGINE DI STORIA
di MARIA CARMELA TERRANOVA
Ignazio Terranova era nato a Scicli, in Sicilia, il 12 Nella metà del maggio 1941 il Tenente Ignazio Terranova
febbraio 1911 primo di cinque figli. Appena diplomato scriveva ai genitori di essere il primo comandante della
con il massimo dei voti, era entrato nell’Arma dei Tenenza di Ljubuski, città situata nell’Erzegovina oc-
Carabinieri ed era stato destinato a Napoli, dove si era cidentale, dove con soli 12 carabinieri e 50 altri militari
iscritto alla Facoltà di Scienze Economiche e Commerciali doveva organizzare, in un territorio molto vasto, i
dell’Università Federico II. Non aveva molto tempo servizi di polizia. Dal 2 maggio era di base a Sebenico
per dedicarsi allo studio, e i suoi voti lo testimoniano, e dal 2 di settembre comandava due tenenze, perché un
ma importante era laurearsi. Nonostante le associazioni collega si era ammalato. Il 23 febbraio 1942 era posto a
goliardiche fossero malviste dal fascismo, aveva partecipato disposizione dell’Ufficio “I” dello S.M.R.E. (Stato Mag-
a quella di Economia, come dimostra il suo cappello a giore del Regio Esercito) presso la 2ª Armata, per
punta di velluto viola che riporta cucite frasi come svolgere attività di controspionaggio, e alla fine di
“Nihil difficile volenti”, “La virtù è sapere” e quella di marzo veniva convocato a Sussak, vicino Fiume, per
Hobbs sinistramente profetica: “Homo homini lupus”. essere presentato al nuovo capo ufficio. La situazione
Nel 1935, a ventiquattro anni si era laureato e successi- nelle terre occupate dall’Esercito italiano, la provincia
vamente era stato trasferito a Roma alla caserma Macao; di Lubiana in Slovenia, la provincia di Fiume, il Go-
in quel periodo gli vennero assegnati diversi incarichi vernatorato di Dalmazia, costituito dalle tre province
tra cui quello curioso di accompagnare a Londra la di Cattaro, Zara unita a Sebenico, e Spalato, all’inizio
moglie di un noto diplomatico. Nel giugno del 1940 più tranquilla, si era inasprita ulteriormente nell’autunno
l’Italia era entrata in guerra e la notte del 3 aprile del 1942. Agli Ustascia, di etnia croata, cattolici e nazionalisti,
1941 era arrivata la partenza per il fronte anche per ferocemente ostili ai Cetnici, di etnia serba, ortodossi e
Ignazio Terranova, che era in forza al IX Battaglione monarchici, si erano aggiunti i partigiani comunisti di
Carabinieri Reali mobilitato. Nella lettera scritta ai fa- Tito. Se infatti a seguito del patto Molotov-Ribbentrop
miliari il giorno stesso descriveva il viaggio: “Ho visto il del 1939 il giovane Partito comunista jugoslavo era ri-
Piave, il fiume sacro alla Patria, e le tracce delle vecchie masto disorientato, dopo l’inizio della campagna di
trincee, come pure il monumentale cimitero Re di Puglia Russia da parte dell’Asse nell’estate del 1941, in Slovenia
ove è sepolto il Duca D’Aosta, comandante della 3ª Armata e in Dalmazia era iniziata la guerriglia da parte dei
in queste zone nella guerra mondiale. Mi sono veramente partigiani comunisti contro i militari italiani che, se
commosso e nello stesso tempo entusiasmato”. fatti prigionieri, erano spesso oggetto di atroci sevizie
Il 6 aprile la Germania aveva invaso la Jugoslavia prima di essere uccisi. L’attività di controspionaggio
seguita dall’Italia che, nel corso del mese, aveva occupato aveva lo scopo di tutelare le informazioni militari
le città di Lubiana, Sebenico, Spalato, Ragusa e Mostar; riservate e garantire la sicurezza dei reparti prevenendo
Zara e Fiume erano già italiane in base ai trattati ri- sabotaggi, imboscate a militari e civili e colpi di mano.
spettivamente di Rapallo del 1920 e di Roma del 1924. Per questo motivo il Tenente Terranova viaggiava con-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III 45