Page 45 - Notiziario 2018-3
P. 45

PAGINE DI STORIA












                                                  di MARIA CARMELA TERRANOVA












            Ignazio Terranova  era  nato  a  Scicli,  in  Sicilia,  il  12  Nella metà del maggio 1941 il Tenente Ignazio Terranova
            febbraio 1911 primo di cinque figli. Appena diplomato   scriveva ai genitori di essere il primo comandante della
            con  il  massimo  dei  voti,  era  entrato  nell’Arma  dei  Tenenza di Ljubuski, città situata nell’Erzegovina oc-
            Carabinieri ed era stato destinato a Napoli, dove si era  cidentale, dove con soli 12 carabinieri e 50 altri militari
            iscritto alla Facoltà di Scienze Economiche e Commerciali  doveva  organizzare,  in  un  territorio  molto  vasto,  i
            dell’Università  Federico  II.  Non  aveva  molto  tempo  servizi di polizia. Dal 2 maggio era di base a Sebenico
            per dedicarsi allo studio, e i suoi voti lo testimoniano,  e dal 2 di settembre comandava due tenenze, perché un
            ma importante era laurearsi. Nonostante le associazioni  collega si era ammalato. Il 23 febbraio 1942 era posto a
            goliardiche fossero malviste dal fascismo, aveva partecipato  disposizione dell’Ufficio “I” dello S.M.R.E. (Stato Mag-
            a quella di Economia, come dimostra il suo cappello a   giore  del  Regio  Esercito)  presso  la  2ª Armata,  per
            punta  di  velluto  viola  che  riporta  cucite  frasi  come  svolgere  attività  di  controspionaggio,  e  alla  fine  di
            “Nihil difficile volenti”, “La virtù è sapere” e quella di  marzo  veniva  convocato  a  Sussak,  vicino  Fiume,  per
            Hobbs sinistramente profetica: “Homo homini lupus”.     essere presentato al nuovo capo ufficio. La situazione
            Nel 1935, a ventiquattro anni si era laureato e successi-  nelle terre occupate dall’Esercito italiano, la provincia
            vamente era stato trasferito a Roma alla caserma Macao;  di Lubiana in Slovenia, la provincia di Fiume, il Go-
            in quel periodo gli vennero assegnati diversi incarichi  vernatorato di Dalmazia, costituito dalle tre province
            tra  cui  quello  curioso  di  accompagnare  a  Londra  la  di Cattaro, Zara unita a Sebenico, e Spalato, all’inizio
            moglie di un noto diplomatico. Nel giugno del 1940      più tranquilla, si era inasprita ulteriormente nell’autunno
            l’Italia era entrata in guerra e la notte del 3 aprile del  1942. Agli Ustascia, di etnia croata, cattolici e nazionalisti,
            1941 era arrivata la partenza per il fronte anche per   ferocemente ostili ai Cetnici, di etnia serba, ortodossi e
            Ignazio Terranova, che era in forza al IX Battaglione   monarchici, si erano aggiunti i partigiani comunisti di
            Carabinieri Reali mobilitato. Nella lettera scritta ai fa-  Tito. Se infatti a seguito del patto Molotov-Ribbentrop
            miliari il giorno stesso descriveva il viaggio: “Ho visto il  del 1939 il giovane Partito comunista jugoslavo era ri-
            Piave, il fiume sacro alla Patria, e le tracce delle vecchie  masto  disorientato,  dopo  l’inizio  della  campagna  di
            trincee, come pure il monumentale cimitero Re di Puglia  Russia da parte dell’Asse nell’estate del 1941, in Slovenia
            ove è sepolto il Duca D’Aosta, comandante della 3ª Armata  e  in  Dalmazia  era  iniziata  la  guerriglia  da  parte  dei
            in queste zone nella guerra mondiale. Mi sono veramente  partigiani  comunisti  contro  i  militari  italiani  che,  se
            commosso e nello stesso tempo entusiasmato”.            fatti prigionieri, erano spesso oggetto di atroci sevizie
            Il  6  aprile  la  Germania  aveva  invaso  la  Jugoslavia  prima  di  essere  uccisi.  L’attività  di  controspionaggio
            seguita dall’Italia che, nel corso del mese, aveva occupato  aveva  lo  scopo  di  tutelare  le  informazioni  militari
            le città di Lubiana, Sebenico, Spalato, Ragusa e Mostar;  riservate e garantire la sicurezza dei reparti prevenendo
            Zara e Fiume erano già italiane in base ai trattati ri-  sabotaggi, imboscate a militari e civili e colpi di mano.
            spettivamente di Rapallo del 1920 e di Roma del 1924.   Per questo motivo il Tenente Terranova viaggiava con-



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III  45
   40   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50