Page 41 - Notiziario 2018-3
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PAGINE DI STORIA






                                                                       Il Raggruppamento


                                                                       Operativo Speciale

            nei casi limite ad azioni di danneggiamento, escludendo
            la commissione di reati contro le persone dalle proprie            dell’Arma dei
            azioni di infiltrazione, sulle quali, peraltro, lo stesso re-
            sponsabile  dell’Ufficio  di  Coordinamento  esercitava
            un’attenta vigilanza;                                                Carabinieri
            -  l’attacco  sul  piano  psicologico  alle  organizzazioni,
            basato su diversi fattori quali: l’entusiasmo, l’abnegazione       attualmente
            e la credibilità degli operatori antiterrorismo, nonché
            la loro adattabilità alla vita “clandestina”; il sostegno e
            la difesa della credibilità delle Istituzioni; la riservatezza  svolge attività di
            sulle attività svolte e le strutture impiegate; l’estempo-
            raneità di intervento dopo l’osservazione e l’analisi dei     prevenzione e di
            soggetti  e  degli  ambienti;  le  caratteristiche  degli
            interventi operativi che erano dosati nel tempo, con-
            temporanei  su  più  regioni  e  ripetuti  a  brevissima        repressione dei
            distanza nella stessa zona.
            I militari del nuovo gruppo antiterrorismo adottarono              fenomeni di
            le tradizionali tecniche di osservazione e pedinamento,
            ma con modalità nuove, utilizzando ad esempio furgoni    criminalità terroristica
            da osservazione attrezzati con strumentazione per le
            videoriprese.  Nell’ambito  delle  procedure  operative,
            invece, venne sviluppato un metodo d’azione specifico             e organizzata,
            per contrastare le organizzazioni terroristiche, definito
            “rami  verdi”,  consistente  nel  ritardare  l’arresto  dei  seguendo lo stesso
            militanti clandestini individuati, affinché si potesse ri-
            costruire l’intera Colonna brigatista e arrestarne tutti i
            componenti. Le operazioni dell’Ufficio Coordinamento                   “metodo
            e Cooperazione Lotta al Terrorismo nell’anno di attività
            si  concretizzarono  nell’arresto  di  197  presunti  fian-       investigativo”
            cheggiatori  e  terroristi,  di  cui  15  latitanti  pericolosi,
            nel sequestro di numerose armi da fuoco, munizioni,
            esplosivi e apparati di comunicazione e intercettazione,     ideato e messo in
            nonché di materiale idoneo alla riproduzione e falsifi-
            cazione di documenti di identità, nella localizzazione  pratica efficacemente
            di 28 basi logistiche e operative clandestine, nell’ac-
            quisizione di migliaia di documenti d’organizzazione e             dal Generale
            notizie  confidenziali,  oltreché  di  numerose  prove  a
            carico  dei  soggetti  arrestati  concernenti  gravi  eventi
            terroristici compiuti negli anni precedenti. Tali risultati        Dalla Chiesa
            vennero raggiunti attraverso l’espletamento di numerosi



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III  41
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