Page 32 - Notiziario 2018-3
P. 32

PAGINE DI STORIA





                                                                                  Catturato


                                                                                 il 13 agosto


            del paese indicato dal capobanda, i carabinieri vennero
            divisi  in  gruppi,  condotti  in  alcuni  boschi  vicini  e  lì  dai partigiani greci
            fucilati. Le motivazioni dell’eccidio non vennero mai
            chiarite completamente, ma si pensa siano da attribuire      dopo una furiosa
            al clima di insofferenza generato dalla presenza italiana
            in Albania.
            Sette mesi prima della tragica fine del Maggiore Duce,                 battaglia,
            un’altra drammatica vicenda contribuì ad incrinare ul-
            teriormente  il  già  fragile  equilibrio  instauratosi  tra        fu torturato
            italiani  e  greci  nel  territorio  occupato  dalle  nostre
            truppe. Nel febbraio 1943, alla periferia del villaggio di
            Domenikon,  un  gruppo  di  partigiani  ellenici  attaccò              e fucilato
            una  colonna  di  soldati  della  divisione  “Pinerolo”,
            lasciando sul terreno nove militari italiani. Il Generale      il 23 settembre
            Benelli, comandante della “Pinerolo”, ordinò, per rap-
            presaglia, di radere al suolo il paese.                              successivo
            L’ordine fu preso alla lettera: i soldati italiani rastrellarono
            150 civili, praticamente tutti gli uomini del paese sopra
            i quattordici anni, e li portarono in un bosco vicino ove           nonostante
            furono fucilati. Dopo la strage il piccolo centro venne
            anche bombardato e incendiato da uno stormo di aerei         fosse intervenuto
            italiani.  La  tregua  non  scritta  fra  italiani  e  greci  era
            finita nel sangue e il conflitto si sarebbe fatto sempre
            più spietato.                                                        l’armistizio
            Il 13 agosto 1943, mentre transitava alla guida di una
            piccola  colonna  di  mezzi  motorizzati  sulla  rotabile
            Tebe-Atene, il Maggiore Duce cadde in un’imboscata      dimostrata in combattimento e per il rifiuto di tradire
            tesagli da alcuni partigiani greci, che, dopo una furiosa  il  suo  giuramento.  Sintomatico  del  suo  contegno
            battaglia, nel corso della quale lo stesso Duce venne   indomito, è quanto avrebbe dichiarato ai suoi carnefici
            ferito al braccio sinistro e al piede destro, lo fecero pri-  appena appresa la notizia della fucilazione di un suo
            gioniero. Privo di cibo e di cure, fu sottoposto a una  compagno di prigionia: “Se mi toccasse la stessa sorte,
            serie  di  inaudite  torture,  alle  quali  resistette  tuttavia  saprei morire da Italiano e da Carabiniere!». Il 23 set-
            con straordinaria forza d’animo, rifiutando sdegnosamente  tembre  1943  il  Maggiore  Duce  venne  condannato  a
            l’offerta di aver salva la vita sottoscrivendo una falsa di-  morte e fucilato il giorno dopo nei pressi del Monte
            chiarazione che facesse cadere in trappola altri reparti  Parnete. Anche al momento dell’esecuzione, seppe man-
            delle nostre Forze Armate. Nonostante fosse intervenuto  tenere un contegno estremamente fiero e nobile.
            l’armistizio, i partigiani non vollero liberarlo, come av-  Per  il  fulgido  eroismo  dimostrato  in  occasione  della
            venuto per altri prigionieri italiani che furono lasciati  sua tragica scomparsa, il Maggiore Livio Duce è stato
            liberi di scegliere se rientrare in patria o combattere  insignito, con decreto presidenziale del 6 febbraio 1951,
            contro i tedeschi, probabilmente per via della fierezza  della medaglia d’oro al valor militare alla memoria, con



            32 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III
   27   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37