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PAGINE DI STORIA
richiamati ed in soprannumero all’organico, e specialmente Ciascun Battaglione
seguito alla smobilitazione dell’Esercito, con Carabinieri
con i Carabinieri ausiliari (...) che erano stati assunti in Mobile prendeva il
numero di 18.000». In relazione alla disponibilità com-
plessiva della forza, «la recente assegnazione all’Arma di
5000 militari come Carabinieri Aggiunti ed il favorevole nome della città nella
andamento degli arruolamenti non lasciano alcun dubbio
sulla possibilità di costituire senza alcun danno per il quale aveva sede.
servizio d’istituto nei centri minori, i 12 Battaglioni mobili
ancora rimanenti per completare i 25 proposti (...)». Ad
ulteriore conferma di questa necessità, il Ministero Ove risiedevano più
della Guerra aggiunse:
aveva un organico assai più esiguo dell’attuale, occorreva, battaglioni, al nome
«Anche in periodi nei quali l’Arma dei Carabinieri Reali
come occorre tuttora, tenere concentrate nelle città notevoli
quantità di carabinieri, come “rinforzi”, sottratti improv- della città era fatto
visamente e irregolarmente alle varie stazioni (...). E qui
giova far presente come l’esistenza dei battaglioni mobili seguire un numero
già costituiti abbia negli ultimi tempi attenuato l’aggravarsi
delle richieste dei rinforzi stessi da parte delle autorità
politiche, ond’è facile dedurre che solo la più sollecita progressivo.
costituzione di tutti i battaglioni mobili già prestabiliti
possa evitare completamente tali rinforzi, che sono grandemente Erano costituiti su 4
esiziali per il retto esplicarsi del servizio d’istituto nelle
varie stazioni territoriali, per il regolare funzionamento compagnie, delle
dei vari comandi dell’Arma, per la disciplina e per il miglior
rendimento del servizio in genere. L’allontanare, infatti,
per un periodo d’incerta durata, i militari dalle stazioni in quali tre a piedi ed
cui hanno maggior comodità per portarli di rinforzo in
località che essi non conoscono e nelle quali non è possibile, una ciclisti
data la precaria permanenza, provvedere convenientemente
al loro accasermamento e vettovagliamento, il costringerli a
servizi ai quali non sono abituati e a lunghe peregrinazioni
da una località all’altra, privi di ogni conforto e con la in- ferma. Ciò posto, ritengo inutile spendere parole per dimostrare
certezza assoluta del domani, sono fatti tali che non possono che le masse dei carabinieri “di rinforzo” daranno un rendi-
non influire sfavorevolmente sul morale dei militari chiamati mento di gran lunga maggiore se saranno inquadrate in
a costituire i rinforzi. (...). Né è da ritenersi che la istituzione reparti permanentemente costituiti e permanentemente
di altri corpi armati per il servizio di ordine pubblico possa dislocati nelle città in cui effettivamente i militari medesimi
dispensare dal richiedere nei grandi centri, un largo concorso sono impiegati, forniti di ciclisti, sezioni mitragliatrici,
per il servizio stesso all’Arma dei Carabinieri Reali, poiché ecc.».
esso sarà sempre inevitabile, data la stessa disponibilità di Il R.D.L. n. 451 del 20 aprile 1920 abrogò (art.1) il pre-
forza perfettamente organizzata e addestrata che l’Arma cedente R.D. 21 novembre 1919, n. 2143 e dispose che
presenta, ed il concorso sempre minore che potrà essere dato nel passaggio dallo stato di guerra allo stato di pace,
dall’Esercito dopo compiuta la smobilitazione o ridotta la l’Esercito ritornasse «all’ordinamento del periodo anteriore
22 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III