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PAGINE DI STORIA
Il sodalizio si
propose lo scopo di
rinsaldare i vincoli vembre 1925 quando si svolse a Roma, presso il teatro
Argentina, con la partecipazione di oltre 10.000 Cara-
di attaccamento binieri di ogni grado, ad iniziativa dell’Associazione
Carabinieri d’Italia in pensione, il primo convegno na-
zionale dei Sottufficiali e dei Carabinieri aderenti alle
all’Arma e di fornire Associazioni o Società di mutuo soccorso fra ex militari
dell’Arma. Si auspicò nell’occasione che i numerosi so-
un aiuto concreto ai dalizi esistenti si unissero in un unico organismo che,
assieme agli scopi mutualistici e di assistenza, alimen-
tasse il senso di appartenenza all’Arma anche nella po-
consociati non più sizione di quiescenza. Non mancarono neppure accese
discussioni, con spunti di tipo sindacalistico che però
in grado di lavorare non prevalsero, confermando invece la validità e la pre-
valenza, sulle stesse istanze mutualistiche, delle più ele-
per età o per vate rivendicazioni morali che da allora costituiscono
i principali fini perseguiti dai Carabinieri in congedo.
Federazione Nazionale del Carabiniere Reale
malattia A conclusione del convegno, fu creato un provvisorio
Consiglio Direttivo, con sede in Roma in due locali
della caserma di S. Lorenzo in Lucina, ed il 25 giugno
1926 sorse la Federazione Nazionale del Carabiniere
seguirono diverse iniziative con l’inaugurazione di nu- Reale, alla cui presidenza fu nominato il Generale D.
merose sezioni in molte città e progressivamente in Conte Luigi Morcaldi, da pochi anni in congedo dopo
tutta Italia, alcune a carattere provinciale, altre in centri aver ricoperto l’incarico di Comandante in 2° del-
minori con denominazioni e statuti simili nei contenuti. l’Arma.
Nel restante corso di quello stesso anno la Federazione
SECONDA FASE DAL 1925 AL 1956 ottenne l’adesione delle 211 associazioni esistenti, che
raggruppavano 17.658 associati tra sottufficiali e ca-
Il Convegno del Teatro Argentina di Roma rabinieri in congedo. Gli Ufficiali invece continuavano
Al termine della Grande Guerra, in un clima di incer- ad essere iscritti ad una miriade di associazioni sparse
tezza politica e di gravi tensioni sociali, tutte le asso- in molte città. Una tale anacronistica suddivisione tra
ciazioni di mutuo soccorso fra i militari in congedo si le categorie degli ufficiali e dei Sottufficiali e Carabi-
trasformarono mano a mano in Associazioni d’Arma nieri, cessò finalmente con la confluenza nella Federa-
e si moltiplicarono nel territorio. Ai Carabinieri (e ai zione di tutti i sodalizi di categoria e di importanza solo
militari, in genere) apparvero sempre più evidenti gli locale. Il 16 febbraio 1928 con R.D. n° 461 la Federa-
inconvenienti prodotti dalla loro eccessiva parcellizza- zione venne eretta in Ente morale, dotato di un proprio
zione. Sorse così in alcune regioni un movimento orien- Statuto che prevedeva la nomina del Comandante Ge-
tato verso la confluenza delle varie associazioni locali nerale dell’Arma a Presidente Onorario.
in un unico ente nazionale, che si concretizzò nel no- La carica infatti fu assunta dal Comandante Generale
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO II 55