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PAGINE DI STORIA
che peraltro, con maestria, aveva costantemente Compito del Centro
spiato i Servizi tedeschi nella Capitale. Queste infor-
mazioni furono molto utili all’OSS (Office Strategic
Service statunitense precursore della CIA) e agli altri Controspionaggio
Servizi anglo-americani sia prima sia dopo la libera-
zione di Roma nel giugno 1944. di Roma, di cui era il
Non solo gli alleati nazisti temevano l’abilità di quella
Squadra, ma anche gli allora nemici anglo-americani Capo dal 1933, era
che hanno scritto in un loro documento: “il risultato
che più ci ha disturbato dell’attività del controspio-
naggio di Roma riguarda la fuoriuscita di informa- la sorveglianza
zioni vitali dall’Ambasciata USA negli anni precedenti
allo scoppio della guerra, fin dal 1935…”. e il controllo
Una delle violazioni più produttive per la guerra fu
proprio quella all’Ambasciata USA: la Squadra venne
a conoscenza del codice militare americano, successo delle residenze
che permise di intercettare e decifrare, al tempo della
battaglia di El Alamein, i telegrammi che l’osservatore diplomatiche e degli
militare USA presso l’Ottava Armata inglese inviava
dal Cairo a Roma. Un notevole successo di raccolta
informativa. Talamo doveva essere un uomo molto stranieri residenti
meticoloso, lungimirante e di acuta intelligenza inve-
stigativa, forse accentratore, ma sempre attento anche nella capitale
ai rischi degli uomini della sua Squadra. Dal ricordo
dei suoi collaboratori, interrogati dall’OSS nel
1944/45, ne esce una figura a tutto tondo.
Il Capitano e poi Maggiore (per meriti speciali), Ta- informativo era quello proposto e non ammetteva di-
lamo (morì con il grado di tenente colonnello otte- scussione. Se l’intervistato non accettava l’offerta di
nuto nel 1942 per meriti di guerra), aveva mantenuto “lavoro”, gli veniva fatto capire chiaramente che era
nel suo parlare una colta cadenza napoletana, non di- meglio tacere su quella anomala proposta, probabil-
menticando così i suoi luoghi di nascita. Aveva l’aria, mente con qualche velata minaccia di ritorsioni. Così
dalle fotografie non ufficiali, di un buon papà di fa- lo ricordano i “suoi” marescialli.
miglia, un buon borghese leggermente in sovrappeso, Aveva una buona comprensione dei suoi interlocutori.
forse funzionario di banca e commerciante... o, ap- Quando uno degli informatori più attivi del Centro
punto, un “innocuo” ragioniere. cessò per vari motivi la sua collaborazione chiedendo
In realtà era un uomo d’acciaio, duro quando si do- una certificazione del lavoro svolto… Talamo rilasciò
veva: lo si deduce sempre dalle testimonianze di ma- una scarna dichiarazione, mettendo in guardia chi
rescialli suoi collaboratori. Ad esempio, non lasciava avrebbe dovuto prendere in quota quel collaboratore
ad altri la selezione degli eventuali informatori. sulle qualità “morali” del personaggio, che aveva for-
Quando gli veniva proposta una persona, la riceveva nito buoni servizi come informatore pur mostrandosi
sempre personalmente, sotto falso nome; la studiava assai venale. Lo aveva utilizzato ma ben conoscen-
attentamente e faceva la proposta di collaborazione done i limiti umani: in realtà aveva saputo valutare
al SIM quale informatore, con l’eventuale somma di bene perché risulta da documenti ancora oggi fruibili
pagamento. Non accettava “rilanci” finanziari da che la vita di quell’informatore non era stata proprio
parte del possibile reclutato: il pagamento del servizio improntata a criteri di lealtà verso il SIM e di dignità
46 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO II