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SPECIALE
PRIMA DELLA RISTRUTTURAZIONE DEL 1937 LA PALAZZINA ERA STATA SEDE DELLA SCUOLA
ALLIEVI UFFICIALI CARABINIERI REALI DAL 1907 AL 1926.
sua idea era rimasta chiusa in un cassetto fino al di perfezionamento, nei quali tra i vari generi e specie
1907. Lì aveva indugiato anche la storia dell’Arma, vi sono esseri intermedi, si doveva cominciare dalla
che non era ancora stata scritta in modo organico. Si diffusione della storia dell’Arma e dell’idea di un
era limitata ad apparire in articoli sulle riviste d’Arma museo ad essa dedicato, passare per la raccolta em-
come “Il Carabiniere”, “l’Album del Carabiniere brionale di documenti e cimeli, per giungere alla co-
Reale” e “Il Monitore dei Carabinieri Reali”. Era stituzione di un museo vero e proprio. Conscio di ciò
una storia frammentaria, a puntate, sotto forma di Gorini negli anni successivi pubblicava la sua storia
biografie di militari valorosi o brevi fatti di cronaca. dell’Arma e muoveva rapidamente i passi che lo
Il museo poteva nascere e svilupparsi solo attraverso avrebbero condotto all’affermazione del suo disegno
le donazioni ma, se la storia dei Carabinieri non era culturale.
conosciuta, se l’idea di un museo non era ancora Gorini non poteva immaginare che quel museo avrebbe
entrata a pieno titolo nell’immaginario collettivo, aperto le sue porte al pubblico. Il suo progetto era
come poteva tradursi in realtà? Bisognava attendere. infatti rivolto agli allievi carabinieri ed è per questo
In cuor suo lo sapeva anche Gorini, il quale nella sua motivo che lo aveva ideato all’interno dell’istituto di
pubblicazione richiamava l’antica massima Nihil per formazione ad essi dedicato. L’imperativo del capitano
saltum, motto latino che condannava le novità sorte era di tipo educativo: per fungere da esempio per
in modo violento. Come avviene nei processi evolutivi quei giovani, la storia gloriosa dell’Arma doveva
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 9