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scomparsa di Leone palazzo di due piani
XIII; il conseguente che si affacciava su
conclave durava piazza del Risorgi-
quattro giorni. Come mento a Roma,
per ogni situazione poco distante dalla
di potenziale turba- Legione Allievi. La
tiva della sicurezza, sua presentazione al
i Carabinieri erano Comando Generale
stati impiegati per il di uno studio com-
delicato compito di parativo sulle gen-
tutela dell’ordine darmerie europee, re-
pubblico. Con loro datto proprio alla
il Tenente Vittorio Scuola Ufficiali, era
Gorini il quale, per stata per lui un’altra
la sua opera, meri- occasione per richia-
tava un encomio. mare la precedente
Egli aveva già dato proposta.
prova di “zelo e ab- Come il padre, anche
negazione” nei ser- Vittorio era un uomo
vizi organizzati nella di cultura e la pas-
Capitale, qualche sione per la storia
mese prima, per le era già radicata in
visite del Re d’In- lui quando, nel 1904
ghilterra e dell’Im- a Verona da Aiutante
peratore di Germa- Maggiore, aveva or-
nia, che le stampe ganizzato il suo tem-
dell’epoca immorta- po libero per poter
lavano a Prati di Ca- seguire i corsi al-
stello. Proprio là ave- l’Università di Pado-
va sede la Legione VITTORIO GORINI IN UNIFORME DA GENERALE DI DIVISIONE, COMANDANTE IN 2º DELL’ARMA va. Quegli studi era-
Allievi, reparto per la formazione militare e morale no confluiti nella sua prima pubblicazione dal titolo
dei giovani carabinieri, dove l’ormai capitano Gorini “Relazione fra la geografia e la storia – linee isoterme
veniva trasferito due anni dopo con l’incarico di ad- determinatrici delle migrazioni dei popoli e del
detto. Tra quelle mura, presso quell’istituto di forma- cammino dell’incivilimento”. Come in Volere è Potere,
zione, aveva maturato l’idea della costituzione di un dove il primo capitolo dell’opera iniziava con “La
Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri. Era il 6 geografia fisica dell’Italia. L’Italia antica e l’Italia
agosto 1907 e il Comandante Generale rispondeva a moderna”, l’incipit della sua lunga carriera da pub-
una prima proposta di Gorini, accogliendone l’origi- blicista fu la messa in relazione delle due discipline.
nalità e l’importanza, ma sottolineando la difficoltà E se Volere è Potere, l’idea del Museo Storico non po-
pratica di raccogliere cimeli e ricordi. I tempi secondo teva che diventare la sua seconda pubblicazione.
i vertici dell’Arma non erano ancora maturi. Contestuale alla missiva ai vertici del 1908, con un
Ma Volere è Potere e Gorini voleva fermamente un titolo che andava subito al nocciolo della questione,
museo dedicato alla sua Istituzione. Era l’8 giugno il saggio “Per un Museo storico dell’Arma dei Cara-
1908, il capitano era stato da pochi mesi trasferito binieri” veniva pubblicato nella Rivista Militare
alla Scuola Allievi Ufficiali Carabinieri Reali, un Italiana. L’obiettivo si faceva sempre più vicino. La
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 7