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PAGINE DI STORIA
VALLOMBROSA (1000 MT. S.L.M.) ISTITUTO FORESTALE E
PARADISINO. A FIANCO (1867) INSEGNA POSTA SUL CANCELLO
DI ACCESSO ALL'ISTITUTO FORESTALE DI VALLOMBROSA (A.C.S.)
Infine, Di Bérenger sosteneva che la moderna opere di rimboschimento o miglioramento delle fore-
scienza forestale doveva dimostrare che “ le bosca- ste esistenti, maggiormente significative per esten-
glie incolte, se non dannose, sono inutili; utili in- sione, potenzialità produttiva e influenza positiva
vece le foreste ben coltivate, e più che utili sull’assetto del territorio, il clima locale e la difesa na-
supremamente necessarie nei paesi montuosi e me- zionale. Tale proposta, si discostò nettamente da
ridionali, e ciò sotto ogni aspetto sia economico, quella che divenne la prima legge forestale italiana,
che psicrometrico, idraulico, igienico ed etnogra- promulgata nel 1877 dal ministro dell’Agricoltura
fico”. La scienza moderna considera la coltura fore- Majorana Calatabiano. Questa nuova legge rientrava
stale come “ramo proprio dell’economia pubblica” nella categoria di quelle che Di Bérenger criticando
finalizzata agli interessi dello Stato. In merito Marsh definiva “leggi di polizia rivolte alla conservazione dei
aveva la stessa opinione. beni incolti e come tali istituzioni barbare, opposte al
L’esercizio dell’arte di amministrare i boschi doveva progresso civile, all’industria ed all’agricoltura”.
essere però supportato da un’adeguata legislazione Per il Di Bérenger non c’erano dubbi: il bosco è una
che ancora mancava in Italia. Per tale motivo Di Bé- coltura e come tale deve rispondere a criteri di produt-
renger elaborò un’Idea di Legge Forestale (Venezia, tività economica; sono i tecnici che devono elaborare
1863), che mai approdò alla discussione parlamen- e promuovere l’approvazione delle leggi forestali, per-
tare. Il fine che voleva perseguire era quello di costi- ché sono i soli a conoscere le regole di una buona sel-
tuire un esteso patrimonio di fustaie, da gestire con vicoltura. Queste sue idee lo portarono in rotta di
criteri di produttività economica, realizzando grandi collisione con il ministro dell’Agricoltura, che nel
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 79