Page 79 - Notiziario 2017-4
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PAGINE DI STORIA













































                VALLOMBROSA (1000 MT. S.L.M.) ISTITUTO FORESTALE E
             PARADISINO. A FIANCO (1867) INSEGNA POSTA SUL CANCELLO
            DI ACCESSO ALL'ISTITUTO FORESTALE DI VALLOMBROSA (A.C.S.)

            Infine,  Di  Bérenger  sosteneva  che  la  moderna      opere di rimboschimento o miglioramento delle fore-
            scienza forestale doveva dimostrare che “ le bosca-     ste  esistenti,  maggiormente  significative  per  esten-
            glie  incolte, se non dannose, sono inutili; utili in-  sione,  potenzialità  produttiva  e  influenza  positiva
            vece  le  foreste  ben  coltivate,  e  più  che  utili  sull’assetto del territorio, il clima locale e la difesa na-
            supremamente necessarie nei paesi montuosi e me-        zionale.  Tale  proposta,  si  discostò  nettamente  da
            ridionali, e ciò sotto ogni aspetto sia economico,      quella che divenne la prima legge forestale italiana,
            che psicrometrico, idraulico, igienico ed etnogra-      promulgata nel 1877 dal ministro dell’Agricoltura
            fico”. La scienza moderna considera la coltura fore-    Majorana Calatabiano. Questa nuova legge rientrava
            stale come “ramo proprio dell’economia pubblica”        nella categoria di quelle che Di Bérenger criticando
            finalizzata agli interessi dello Stato. In merito Marsh  definiva “leggi di polizia rivolte alla conservazione dei
            aveva la stessa opinione.                               beni incolti e come tali istituzioni barbare, opposte al
            L’esercizio dell’arte di amministrare i boschi doveva   progresso civile, all’industria ed all’agricoltura”.
            essere però supportato da un’adeguata legislazione      Per il Di Bérenger non c’erano dubbi: il bosco è una
            che ancora mancava in Italia. Per tale motivo Di Bé-    coltura e come tale deve rispondere a criteri di produt-
            renger elaborò un’Idea di Legge Forestale (Venezia,     tività economica; sono i tecnici che devono elaborare
            1863), che mai approdò alla discussione parlamen-       e promuovere l’approvazione delle leggi forestali, per-
            tare. Il fine che voleva perseguire era quello di costi-  ché sono i soli a conoscere le regole di una buona sel-
            tuire un esteso patrimonio di fustaie, da gestire con   vicoltura. Queste sue idee lo portarono in rotta di
            criteri di produttività economica, realizzando grandi   collisione  con  il  ministro  dell’Agricoltura,  che  nel




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 79
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