Page 83 - Notiziario 2017-4
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A PROPOSITO DI…



















                                                         di ILIANO BENIGNI













                    ono Iliano Benigni, Generale dei Carabinieri    anche se indirettamente, narrava della sua vita: “La
                    in  pensione  del  Ruolo  d’Onore;  uno  dei    Fiamma  che  non  si  spegne”,  del  regista  Vittorio
                    primi  orfani  del  Collegio  ONAOMAC  di       Cottafavi.  Il  protagonista,  interpretato  da  Gino
            SSan Mauro Torinese, uno dei tanti.                     Cervi, era il Vice Brigadiere dei Carabinieri Luigi
            Siamo arrivati due mesi dopo quel 4 maggio 1949         Manfredi, ma noi sapevamo che l’episodio realmente
            dell’incidente di Superga, nel quale persero la vita    accaduto traeva spunto dalla vita e dal sacrificio di
            31  persone,  tra  cui  i  calciatori  del  leggendario  Salvo D’Acquisto.
            Torino.                                                 Ce  l’aveva  spiegato  bene  il  nostro  direttore,  Don
            Vecchi commilitoni di mio nonno Domenico, classe        Marchisio, prima della proiezione, precisando che
            1875, mi raccontavano che egli era stato un Cara-       per varie ragioni di  opportunità erano stati usati
            biniere ausiliario durante il primo conflitto mondiale  nomi  diversi.  Il  regista,  alla  fine,  aveva  descritto
            (che  vide  richiamate  le  classi  dal  1874  al  1899),  l’apoteosi  dell’Eroe,  avviandolo  al  suo  traguardo
            dopo l’istituzione del Ruolo avvenuta con decreto       celeste in groppa ad un bellissimo cavallo bianco.
            luogotenenziale  n.  357  del  25  febbraio  1917,  gli  Questa immagine ed il gesto sublime del Carabiniere
            Alamari li portava sul “sovracolletto” dell’uniforme da  martire mi accompagneranno per sempre.
            Bersagliere. (vedi Notiziario, anno II n. 1, pag. 118)  Quante  volte  mi  ha  fatto  compagnia,  quando  mi
            Mio padre Alberto, Carabiniere, è deceduto a Roma il    immedesimavo in lui, nelle notti insonni della mia
            18 ottobre 1944 per malattie contratte in servizio. I   infanzia  in  collegio  dove  allora,  vi  confesso,  non
            miei due figli, Alberto e Giacomo, sono entrambi nel-   stavo tanto volentieri, perché volevo la mamma.
            l’Arma.                                                 E quante volte, come sarà capitato a migliaia di Ca-
            Mi  sono  presentato  per  concedermi  la  facoltà  di  rabinieri, ho frugato nella sua breve esistenza, at-
            raccontarvi qualcosa di me e di Salvo D’Acquisto;       traverso letture, altri film e nelle tante celebrazioni
            non certo della sua storia che tutti conoscono. Co-     a lui dedicate.
            mincio col dirvi che nel 1960, Allievo Carabiniere a    Anche  mio  padre  Alberto  negli  anni  ’30,  per  un
            Roma, superai il concorso per Sottufficiale proprio     breve periodo prima che Salvo D’Acquisto arrivasse,
            con un elaborato su di lui.                             aveva  fatto  servizio  alla  Stazione  Carabinieri  di
            Lo conobbi nel 1950, a San Mauro Torinese, guar-        Torrimpietra.
            dando  un  film  che  penso  sia  stato  il  primo  che,  Mi piace pensare che hanno visto gli stessi luoghi,




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 83
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