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PAGINE DI STORIA

      Il Governo                                              glimento di individui processati, dovuta alle numerose
 affronterà la mafia                                          testimonianze di favore, si dovevano alla effettiva esi-
 calabrese come un                                            stenza in S. Lorenzo di una associazione a delinquere
                                                              denominata “famiglia onorata” o “società onorata”,
      fenomeno                                                composta da una sessantina circa di associati, con una
   delinquenziale                                             gerarchia propria che dal “capo” discendeva al “sotto-
  concentrato nelle                                           capo”, al “camorrista” e al “picciotto” […];
   zone rurali più                                            la struttura, l’organizzazione interna, l’arruolamento, il
 povere e disagiate                                           controllo del territorio, le regole tra gli associati, le pu-
    della regione,                                            nizioni e i riti di iniziazione:
 ponendo in essere                                            […] La famiglia di S. Lorenzo era divisa in quattro di-
una forte repressione                                         stinte “società di malavita” e cioè una per ogni centro
   per contrastarla                                           abitato più notevole e precisamente: S. Lorenzo centro,
                                                              Ghorio, S. Pantaleo e Grana ed ognuna di esse aveva i
denunziare o testimoniare per non incorrere in inevita-       suoi dirigenti: “capo, sottocapo e contabile”, ed era
bili rappresaglie e se qualcuno si determinava a semplici     composta da due branche; l’una dei “camorristi” l’altra
confidenze, invitato a rendere una qualsiasi deposizione      dei “picciotti” i quali, per anzianità o per bravura, ve-
che potesse colpire l’organizzazione e gli organizzati, in-   nivano promossi “camorristi” e rientravano a far parte
cominciavano a tergiversare o a rifiutarsi di collaborare.    della branca maggiore della “società onorata”. Veniva
Nel 1921 l’Arma di San Lorenzo procedette alla denun-         comandato il “camorrista di giornata” ed il “picciotto
zia di vari associati a delinquere, i quali furono pro-       di giornata” rispettivamente dell’una e dell’altra branca,
sciolti dalla Corte di Assise di Reggio Calabria, appunto     costoro avevano l’obbligo della sorveglianza sui gregari
per le tergiversazioni di coloro che chiamati a testimo-      delle rispettive branche e di accertare i mutamenti che
niare non fornirono alcun elemento di prova.                  si verificavano nelle forze di polizia del luogo, vincite al
Le indagini relative alla raccolta delle prove per dimo-      giuoco da parte degli affiliati, i quali in tal caso, erano
strare l’effettiva esistenza dell’organizzazione di mala-     tenuti a depositare il denaro vinto al “contabile” a fa-
vita sono state testè riprese, riuscendo ad accertare con     vore della comunità, poiché, caso contrario, erano scac-
validi elementi di prova che i delitti vari rimasti ad opera  ciati dalla famiglia, nonché tutti i fatti che potessero
di ignoti, grazie all’assoluzione sistematica o il proscio-   comunque interessare l’onorata società e l’obbligo di ri-
                                                              ferire ai rispettivi capi.
                                                              Il “capo” e il “sottocapo” o “contabile” appartenevano
                                                              alla branca dei “camorristi”, il “capo dei picciotti” ve-
                                                              niva chiamato “capo-giovane” ed aveva l’obbligo di ri-
                                                              ferire qualsiasi novità al “camorrista di giornata”, il
                                                              quale a sua volta, con le novità che a lui constavano per-
                                                              sonalmente in dipendenza di tale carica, ne riferiva al
                                                              “contabile sottocapo” o al capo della famiglia. Tanto
                                                              l’una che l’altra branca tenevano periodiche e separate
                                                              riunioni; i camorristi erano convocati dal “camorrista
                                                              di giornata” ed i “picciotti” dal “picciotto di giornata”.

                                                              NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 49
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