Page 53 - Notiziario 2017-3
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PAGINE DI STORIA

Un Carabiniere nella storia
       dell’equitazione

di AMOS CISI

Quando capita di pensare all’equitazione,                     plice con l’equitazione a causa della particolare se-
                al cavallo, alla storia degli sport equestri  verità del padre-istruttore, all’età di sette anni Rai-
                italiani, il primo pensiero va a Raimondo     mondo montò nuovamente in sella per non
                D’Inzeo e all’Arma dei Carabinieri.           scenderne più fino alla fine dei suoi giorni.
Raimondo D’Inzeo e l’uniforme, Raimondo D’Inzeo               Costante non apprezzò subito in Raimondo le qua-
cavaliere e soldato: una simbiosi indissolubile che           lità di un bravo cavaliere: diceva che non aveva stile.
ha creato un’icona intramontabile dello sport az-             Esaltava e lodava invece Piero, meritevole di saper
zurro. Raimondo nasce a Poggio Mirteto nel 1925.              accettare più umilmente i suoi consigli. Piero e Rai-
Il padre, Costante D’Inzeo, era un uomo di saldi              mondo erano due volti di una stessa medaglia: Piero
principi e dalla volontà ferrea. Originario delle terre       rappresentava la tecnica, Raimondo la grinta, ma
abruzzesi, da cui aveva ereditato una profonda co-            entrambi divennero dei grandi campioni: “i fratelli
noscenza dei cavalli, combattè la Prima Guerra                invincibili”.
Mondiale ottenendo il grado di maresciallo del-               Piero e Raimondo, vite parallele nello stesso mondo
l’Arma di Cavalleria e una Croce al merito. Finita            e con le stesse ambizioni di vittoria, sempre in com-
la guerra, Costante D’Inzeo si dedicò anima e corpo           petizione tra loro ma sempre uniti. Fratelli le cui
alla sua vera passione: aprì una scuola di equita-            strade si separarono a causa dello scoppio della Se-
zione a Roma, “La Società Ippica Romana”, presso              conda Guerra Mondiale che, allo stesso tempo, con-
una ex fornace di mattoni in zona Farnesina.                  tribuì a farli sentire ancora più vicini, consapevoli
In quel centro ippico Raimondo D’Inzeo montò i                delle loro capacità, tanto da far dire alcuni anni
suoi primi cavalli: Costante mise in sella i suoi due         dopo a Raimondo “Piero ha rappresentato per me
figli, Raimondo e Piero, appena impararono a reg-             sempre un punto di riferimento, come io per lui. Tra
gersi in piedi. Dopo un primo approccio non sem-              noi c’era agonismo, rivalità. Batterlo rappresentava

                                                              NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 53
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