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A PROPOSITO DI…
da quelli che provenivano da ogni parte della UN DRAPPELLO DI CARABINIERI MENTRE ESCE
nazione, che avevano lasciato le loro case e ne ave- DALLA CASERMA DELLA LEGIONE ALLIEVI CARABINIERI DI ROMA
vano trovata una nuova. Le sue parole erano queste:
l’Arma dei Carabinieri, la “famiglia, fra la quale cuore più che con le parole, che cerca di tramandare
voi ora muovete i primi passi”. pochi ma preziosi insegnamenti appresi sul campo
Oltre alla Legione Allievi, che presto si sarebbe tra- della vita.
sferita dalla sede di Torino a quella di Roma, ove il Grossardi si relaziona con quei carabinieri con
capitano Grossardi prestava servizio in qualità di estrema empatia e li sostiene: “Non scoraggiatevi
Aiutante Maggiore, quella famiglia era strutturata se da principio trovate difficoltà nell’apprendere, e
su altre 11 Legioni territoriali. Da Torino, scendendo se per mancanza d’istruzione o per poca svegliata
verso sud, si trovavano quelle di Milano, Verona, intelligenza voi venite classificati fra gli ultimi; colla
Piacenza, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari. Le perseveranza, col buon volere, coll'assiduità allo
Isole ospitavano le Legioni di Cagliari e di Palermo. studio ed all’applicazione, voi arriverete a pari degli
Al 31 gennaio del 1879 gli ultimi giunti nella altri, e li supererete forse. Non invidiate chi ne sa
famiglia erano 490: erano 398 allievi carabinieri a
piedi e 92 a cavallo.
Quell’anno il Bollettino dei Carabinieri Reali ri-
proponeva una vecchia circolare di massima, la
nr.168, “riguardante le principali discipline ed in-
cumbenze dell’Arma”. Gli argomenti contenuti
erano, tra gli altri, lo scopo dell’istituzione dei Ca-
rabinieri Reali e il loro servizio, i documenti redatti
nella sua esecuzione, le funzioni di polizia giudiziaria,
il diritto e la procedura penale, la disciplina e il
contegno in servizio. Era stato stabilito che quell’anno
tutti gli allievi fossero dotati di tale documento, che
esso fosse oggetto di frequenti letture a reparto
riunito e che fosse trascritto sul “quinternetto d’eser-
citazione”, al fine di apprenderne il contenuto. Ci
piace pensare che non fosse necessario per il Galateo
l’esercizio mnemonico al quale erano indotti gli
allievi carabinieri nello studio della circolare di
massima. Le pagine del Galateo, dedicate proprio a
loro, non erano funzionali all’apprendimento di
nozioni, ma all’interiorizzazione di concetti che non
si imparano in modo meccanico, perché destinati a
formare l’individuo e orientarne il comportamento.
Il linguaggio utilizzato era semplice e diretto, il vo-
cabolario di un vecchio amico che parla con il
86 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II