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A PROPOSITO DI…
IL GALATEO
DEL CARABINIERE
di LAURA SECCHI
Il Galateo del Carabiniere, tre edizioni in solo consigliere, che indicandogli quale si è la via da se-
un anno. Correva il 1879 e un capitano del- guire, gli eviti dispiacenze e guai, contribuendo
l’Arma, Giancarlo Grossardi, indirizzandosi quindi indirettamente col miglioramento dell’indi-
ai giovani allievi carabinieri, dedicava loro viduo, a quello del servizio che all’individuo è affi-
un volumetto di poco più di cento pagine. Non si dato”. La coscienza della propria responsabilità so-
trattava di uno sterile vademecum contenente pre- ciale, che parte dalla formazione dell’allievo.
scrizioni di natura pratica, ma di un vero e proprio Il giovane carabiniere al quale parla Grossardi è
codice etico e morale, uno scritto di forte impronta figlio del popolo, di quella “classe laboriosa, sobria
pedagogica, laico ma ricco di richiami spirituali. e modesta che feconda coi propri sudori i campi, e
Lo scritto si apre con le parole di Monsignor nella quale mantengonsi tutt’ora più vive le tradizioni
Giovanni della Casa: “e come i piacevoli modi e del culto religioso”.
gentili hanno forza di eccitare la benevolenza di co- Il capitano si rivolge a giovani che erano nati
loro coi quali noi viviamo, così per lo contrario i quando si completava l’unità nazionale, alla prima
zotici e rozzi incitano altri ad odio ed a disprezzo generazione di italiani: ragazzi poco più che adole-
di noi”. Ecco svelato fin da subito il principio che scenti, cattolici, che vivevano in una fase di trasfor-
esprime l’essenza delle buone maniere del carabiniere: mazioni e rivolgimenti epocali, politici, sociali e
non il semplice valore estetico; riprendendo le parole tecnologici. Erano gli anni della prima Grande De-
di Grossardi, “l’istruzione più importante, e da an- pressione, seguita alla crisi finanziaria internazionale
teporsi a tutte, è quella di conoscere noi stessi ed i del 1873, e della crisi agraria che colpiva duramente
nostri doveri”, “l’intenzione mia è quella soltanto le campagne, gli anni del “non expedit” di Pio IX e
che il carabiniere trovi in queste linee un amico, un di Leone XIII “prigionieri” in Vaticano”, della
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 81