Page 81 - Notiziario 2017-2
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A PROPOSITO DI…

    IL GALATEO
DEL CARABINIERE

di LAURA SECCHI

Il Galateo del Carabiniere, tre edizioni in solo        consigliere, che indicandogli quale si è la via da se-
       un anno. Correva il 1879 e un capitano del-      guire, gli eviti dispiacenze e guai, contribuendo
       l’Arma, Giancarlo Grossardi, indirizzandosi      quindi indirettamente col miglioramento dell’indi-
       ai giovani allievi carabinieri, dedicava loro    viduo, a quello del servizio che all’individuo è affi-
un volumetto di poco più di cento pagine. Non si        dato”. La coscienza della propria responsabilità so-
trattava di uno sterile vademecum contenente pre-       ciale, che parte dalla formazione dell’allievo.
scrizioni di natura pratica, ma di un vero e proprio    Il giovane carabiniere al quale parla Grossardi è
codice etico e morale, uno scritto di forte impronta    figlio del popolo, di quella “classe laboriosa, sobria
pedagogica, laico ma ricco di richiami spirituali.      e modesta che feconda coi propri sudori i campi, e
Lo scritto si apre con le parole di Monsignor           nella quale mantengonsi tutt’ora più vive le tradizioni
Giovanni della Casa: “e come i piacevoli modi e         del culto religioso”.
gentili hanno forza di eccitare la benevolenza di co-   Il capitano si rivolge a giovani che erano nati
loro coi quali noi viviamo, così per lo contrario i     quando si completava l’unità nazionale, alla prima
zotici e rozzi incitano altri ad odio ed a disprezzo    generazione di italiani: ragazzi poco più che adole-
di noi”. Ecco svelato fin da subito il principio che    scenti, cattolici, che vivevano in una fase di trasfor-
esprime l’essenza delle buone maniere del carabiniere:  mazioni e rivolgimenti epocali, politici, sociali e
non il semplice valore estetico; riprendendo le parole  tecnologici. Erano gli anni della prima Grande De-
di Grossardi, “l’istruzione più importante, e da an-    pressione, seguita alla crisi finanziaria internazionale
teporsi a tutte, è quella di conoscere noi stessi ed i  del 1873, e della crisi agraria che colpiva duramente
nostri doveri”, “l’intenzione mia è quella soltanto     le campagne, gli anni del “non expedit” di Pio IX e
che il carabiniere trovi in queste linee un amico, un   di Leone XIII “prigionieri” in Vaticano”, della

                                                        NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 81
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