Page 78 - Notiziario 2017-2
P. 78
PAGINE DI STORIA
CONCLUSIONI “NAPOLI -1880”, OLIO SU TELA
DI FRANCESCO COPPOLA CASTALDO.
Se da una parte durissime saranno le conclusioni sul A DESTRA IL FRONTESPIZIO DELLA RELAZIONE SAREDO
“malgoverno della deputazione di Napoli” rese dalla
Commissione nel maggio del 1902, tanto che alla Ca- zione provinciale, si sarebbe indotti a ritenere che gli
mera dei Deputati, nella tornata del 9 giugno dello uni e le altre siensi importanti dalla Provincia nel Co-
stesso anno, l’On. Gregorio Valle durante il suo inter- mune […]. Ma dobbiamo affrettarci a ricordare che in
vento evidenziò la “grave e generale dolorosa impres- seguito alla seconda delle predette inchieste, parve do-
sione” che tutto il Paese provò quando conobbe la vesse cominciare un’era per l’Amministrazione provin-
relazione Saredo sulle malversazioni, sugli abusi e sui ciale, e che i primi fatti dimostrano come la coscienza
nepotismi ingiustificabili che la città di Napoli subì per pubblica, in fondo a cui è sempre viva sete di verità e
colpa di “degenerati e incoscienti amministratori”, giustizia, insorgesse contro i metodi di amministrazione,
dall’altra invece, c’era la consapevolezza e soprattutto fino ad allora seguiti, e contro gli amministratori che di
l’auspicio di un nuovo corso, fatto di “legalità”, “ri- essi usando avevano con deliberato animo danneggiato
spetto” e “rinnovamento” verso le Istituzioni e le leggi, la pubblica cosa. Le elezioni generali del 1889 furono
riponendo nei cittadini e nell’opera dell’Autorità giudi- una gran vittoria pel Governo.
ziaria le speranze di riscatto di fronte al Paese. Senonchè i nobili tentativi, per il momento coronati di
Al riguardo: felice successo, furono ben presto frustrati. Dopo non
“[…] Pur circoscrivendo le indagini al periodo com- guari e non senza colpa dello stesso Governo, rinac-
preso fra il 1889 ed oggi, ci è occorso spesso, come ave- quero le antiche clientele politiche ed amministrative,
vamo fin da principio preveduto, di dover risalire ad ed i capi di esse non tardarono ad impossessarsi nuo-
epoca anteriore e talvolta anche remota. Ora, sia da vamente anche dell’Amministrazione provinciale.
questa disamina, sia dalle relazioni Astengo e Conti, cui L’allarme di si triste risurrezione fu dato da alcuni con-
spesso ci siamo riferiti, abbiamo attinto a numerosi ed
importanti elementi per concludere che prima del 1889
la Provincia fu in balia del più triste sgoverno; quan-
tunque della sua Amministrazione avessero pur fatto
parte persone insigni per probità e capacità.
Egli è che la somma della pubblica cosa fu quasi sempre
in mano a coloro i quali dei particolari più che dei ge-
nerali interessi si mostravan premurosi, costituendo una
fitta rete di relazioni illecite fra patroni e clienti, per cui
l’erario provinciale era la metà delle cupidigie degli uni
e degli altri. Nella rappresentanza della Provincia pre-
sero parte attiva e continua taluni uomini politici, che,
come abbiamo visto nella relazione sul Comune, ebbero
anche in questo a spadroneggiare a loro arbitrio; poi
che essi avevano finito con l’impossessarsi, monopoliz-
zarsi, di tutti i pubblici uffici.
Non staremo quindi a ripetere quanto in quella rela-
zione esponemmo circa i criteri di ordine generale, co-
muni a tutte le manifestazioni della vita amministrativa
locale nel primo trentennio del libero regime.
Aggiungeremo soltanto che a giudicare dal fatto che
certi riprovevoli metodi, se non pure certe forme di cor-
ruzione, si ebbero a verificare prima nell’Amministra-
78 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II