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PAGINE DI STORIA

 Il 21 gennaio 1944                                                          LO SBARCO DI ANZIO
  gli Inglesi a nord
                                                            Il 21 gennaio 1944 gli Inglesi a nord di Anzio e gli
     di Anzio e gli                                         Americani a sud di Nettuno sbarcarono in forze. E’
  Americani a sud                                           noto che i tedeschi furono colti completamente di
                                                            sorpresa. Per 24 ore gli Alleati non ebbero nessuno
      di Nettuno                                            davanti a loro. Memori, però, di quanto già accaduto
sbarcarono in forze.                                        in Sicilia e soprattutto a Salerno, in cui furono sul
                                                            punto di essere ricacciati in mare per essersi spinti
  I tedeschi furono                                         troppo avanti, decisero di rafforzarsi sulle spiagge di
colti completamente                                         sbarcare il più possibile uomini e materiali. Questo
                                                            fu il loro errore.
      di sorpresa                                           I tedeschi misero presto in atto misure tali che nel
                                                            breve volgere delle successive 72 ore la testa di ponte
Per evitare inutili perdite e superare questo sbarra-       Anzio-Nettuno fu incapsulata con poche possibilità
mento il Comando Alleato concepì un'azione di               di reazione offensiva.
sbarco a tergo delle linee tedesche, al fine di far cadere  Nelle successive tre settimane i tedeschi lanciarono
per aggiramento e per manovra ogni resistenza a Sud         reiterati attacchi che ridussero notevolmente il peri-
di Roma.                                                    metro della testa di ponte. La capacità reattiva alleata,
Il Maresciallo Alexander, in uno dei suoi dispacci di       l'appoggio della flotta e dell'aviazione impedirono ai
quel periodo, così scrive: “appare dubbio che il ne-        tedeschi di progredire ulteriormente.
mico possa conservare la linea di difesa organizzata        La situazione sul terreno si stabilizzò: i tedeschi non
che passa per Cassino, di fronte ad un attacco dell'Ar-     erano in grado di annientare la testa di ponte, gli al-
mata. Il sopravvenire di questa azione (lo sbarco a         leati non avevano sufficienti mezzi per progredire;
tergo) lo indurrà a ritirarsi dalla sua posizione difen-    la propaganda tedesca ebbe facilmente modo di sot-
siva non appena si renderà conto dell'ampiezza di tale      tolineare il sostanziale fallimento dell’operazione ad
operazione ”.                                               Anzio. Non solo non aveva fatto cadere Cassino, ma
In pratica con lo sbarco ad Anzio e Nettuno e il suc-       aveva creato un altro grave problema al Comando
cessivo sfruttamento della sorpresa, gli Alleati punta-     Alleato.
vano a raggiungere Valmontone, togliendo così la            Razionalmente una decisione utile sarebbe stata
linea di alimentazione logistica del fronte di Cassino,     quella di reimbarcare le truppe, ma sia ragioni di pre-
determinando la resa di tutti i tedeschi schierati lungo    stigio, sia ragioni tattiche, ovvero tenere impegnate
la linea di resistenza incentrata su Cassino.               truppe tedesche a danno del fronte principale, orien-
                                                            tarono il comando alleato a rimanere nella testa di
                                                            ponte.
                                                            I tedeschi, molto sarcasticamente, definirono la testa
                                                            di ponte di Anzio Nettuno: “il più grande campo di
                                                            concentramento autogestito del mondo di prigionieri
                                                            di guerra”.

                                                            NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 45
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