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PAGINE DI STORIA

ché i piedi si erano congelati e li avevo avvolti con         il battaglione passa alle dirette dipendenze del II
stracci e coperte, camminavo a fatica. A un certo             Corpo d’Armata e svolge essenzialmente compiti di
punto ci superò un camion tedesco, dietro c’erano se-         polizia militare come risulta dal diario dei carabinieri
duti due mongoli e io mi accorsi che c’era altro spazio       di quel Corpo d’Armata.
nel cassone. Feci cenno di fermarsi, di farmi salire, dis-    Il rimpatrio inizia l’8 maggio e dopo 6 giorni i cara-
sero no con la testa. Allora presi una bomba a mano           binieri sono in Italia. Il 3 giugno il battaglione viene
e feci, con la bocca, il gesto che si fa per togliere la si-  sciolto per essere ricostituito il 1° luglio e assegnato
cura prima di lanciarla. Uno dei due mongoli bussò            al Comando Forze Armate della Corsica.
subito alla cabina di guida, l’autista si fermò e io riu-     Il bilancio finale della campagna di Russia del XXVI
scii a salire. Forse anche questa piccola minaccia mi         battaglione è, secondo la relazione del comandante,
ha salvato la vita. Dei russi, comunque, ho un buon           di 9 morti, 7 feriti e due prigionieri. Vennero proposte,
ricordo, era brava gente, veniva alle nostre messe, le        in tutto, 27 ricompense al valor militare: quattro d’ar-
donne ci davano da mangiare e da dormire. Una volta           gento, 13 di bronzo, 10 croci. Difficile stabilire
difesi un bambino: un tedesco gli stava facendo del           l’elenco dei decorati oltre a quelli indicati in questo
male, mi pare lo stesse per picchiare, o peggio, non so       articolo. Nell’archivio del sottotenente Buffa c’è il
per quale motivo. Il mio tenente mi disse di fermarlo,        testo manoscritto delle proposte di decorazione, poi
di sparare: lo ferii di striscio a una gamba”.                non concesse, per il brigadiere Stocco, il vicebrigadiere
Per il XXVI la campagna di Russia continuerà fino a           Pepiciello, i carabinieri Invernizzi e Canova.
maggio. Destinato a Gomel, nell’attuale Bielorussia,
                                                                                                          Pier Vittorio Buffa

                                                              NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 41
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