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PAGINE DI STORIA
chiesto rinforzi e la sella di lanciarsi con
mattina dopo parte gli altri uomini in
da Belovodsk il Ca- avanti. Altre bombe
pitano Tommaso a mano, la casa si
Masella con 20 ca- incendia “due dei
rabinieri, un fucile nemici riescono a
mitragliatore, sei fuggire, mentre
casse di munizioni nella casa riman-
e bombe a mano. gono 4 morti, un
La situazione è ferito grave, e la
molto difficile. I so- mitragliatrice
vietici sono entrati messa fuori uso”.
anche a Kononowa I carabinieri “prose-
occupando le prime guono a sbalzi com-
case del paese e senza battendo e snidando i
adeguati rinforzi per i ca- russi casa per casa. La re-
rabinieri è impossibile resi- IL SOTTOTENENTE sistenza incontrata li ha co-
stere. Il rischio che i sovietici GIOVANNI BUFFA stretti parecchie volte a
arrivino a Belovodsk sbarrando la rallentare lo slancio, – poiché il ne-
strada alle migliaia di soldati in ritirata è mico disponeva di parecchie armi auto-
ormai molto elevato. Masella arriva a Kononowa con matiche ed aveva il vantaggio di potersi sottrarre
una compagnia di fanteria tedesca e cinque carri ar- facilmente all’offesa, perché asserragliato nelle case.
mati pesanti. Ai carabinieri viene affidato il compito Ma la violenza dell’attacco, il coraggio e l’aggressività
più difficile: “Con 20 militari e il fucile mitragliatore dei nostri carabinieri e l’appoggio di intenso fuoco di
snidare casa per casa ed a colpi di bombe a mano il mortai tedeschi, consentirono di avere ugualmente ra-
nemico da Kononowa, giungendo all’ultima casa del gione sull’avversario, poiché, dopo circa due ore di
paese, assicurare di avere adempiuto la missione serrato combattimento, tutti i russi erano ricacciati
schierando contemporaneamente gli uomini e contra- dalle case; alle ore 12,30 circa il Capitano Masella
stare eventuale tentativo di contrattacco russo, per giunge all’ultima abitazione del paese” (relazione
dare ai carri armati tedeschi la sicurezza di poter ar- Papa). Dopo mezz’ora arrivano i carri armati pro-
rivare in fondo al paese senza correre il rischio di es- tetti, sul lato sinistro, da una pattuglia italiana gui-
sere attaccati alle spalle, il comando tedesco avrebbe data dal Carabiniere Brunetti.
accompagnato la nostra azione con fuoco di mortai” Masella indica ai tedeschi gli obiettivi e i carri, se-
(relazione Papa). guiti dalla fanteria, avanzano facendo fuoco sulle
Alle 10.30 inizia l’attacco. I carabinieri incontrano la prime case di Gamaschew. Il rischio di sfonda-
prima resistenza alla terza fila di case. Da una finestra mento verso Belovodsk è per il momento scongiu-
sparano con una mitragliatrice. rato, la colonna in arrivo da Tschertkowo non
Il Carabiniere Brunetti striscia lungo un canaletto, ar- troverà i russi a Belovodsk. Masella (per questa
riva a 10 metri dalla finestra, lancia due bombe a azione riceverà la medaglia d’argento) torna indie-
mano che colpiscono l’obiettivo e consentono a Ma- tro e lascia sul posto Buffa con i suoi uomini.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 37