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PAGINE DI STORIA
GLI UFFICIALI DEL XXVI BATTAGLIONE
L’OFFENSIVA SOVIETICA suo comando a Belovodsk, una città ucraina che si
troverà lungo una delle principali direttrici della riti-
Sono i giorni a cavallo tra la fine di novembre e l’ini- rata delle divisioni italiane.
zio di dicembre, i giorni in cui inizia a profilarsi la I sovietici avevano sferrato l’attacco due settimane
grande offensiva sovietica che porterà alla disfatta prima e il 19 dicembre era iniziata la ritirata dei tre
delle truppe dell’Asse, alla grande sacca nella quale Corpi di armata italiani schierati lungo il Don. Nei
resteranno intrappolati decine di migliaia di italiani, giorni intorno al Natale migliaia di soldati in ritirata
alla drammatica ritirata in mezzo alla neve e al ghiac- sono nella zona di Tschertkowo, sull’attuale confine
cio. E sono i giorni in cui i destini del Battaglione Ca- tra Russia e Ucraina. Sono fanti della Torino, della
rabinieri e della Divisione Vicenza si separano. Ravenna, della Pasubio, è quello che verrà definito il
La Vicenza viene assegnata al Corpo d’armata alpino Blocco Nord della ritirata. Dopo Tschertkowo, verso
e prosegue la sua marcia verso la zona di Rossosch, ovest, c’è Belovodsk: se dovesse essere occupata dai
dove ha sede il comando degli alpini. Dopo pochi sovietici la sacca intorno ai reparti in ritirata si chiu-
giorni i suoi battaglioni andranno in prima linea sul derebbe senza lasciare concrete vie di fuga.
Don, dove prima erano quelli della Julia, spostati più Il 26 dicembre i carabinieri del XXVI entrano in
a sud. Il XXVI Carabinieri viene messo alle dirette di- azione. Trenta uomini (20 del battaglione, 10 della
pendenze dell’Armir (l’8^ Armata, l’Armata italiana 244^ sezione mista) al comando del Sottotenente Giu-
in Russia) e il giorno di Natale del 1942 stabilisce il
32 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II