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CRONACHE DI IERI

cendo la verità”. E così la donna iniziò a raccontare i           Il legame tra
retroscena del misfatto. La lavandaia era stata istruita     Racalmuto e l’Arma
dal Macaluso.
Si sarebbe dovuta recare nel giorno dell’assassinio            dei Carabinieri è
del Cognet ad un’ora prestabilita presso la grande            sempre stato forte
fontana della contrada Celso per il lavaggio della           fino ai nostri giorni.
biancheria e lì attendere. A quell’appuntamento, poco        Un rapporto pagato
dopo aver udito due colpi di fucile squarciare la             a volte anche a caro
quiete quotidiana, fu raggiunta dallo stesso Macaluso,        prezzo: il 15 aprile
dal Crocchiolo e dal Bartalatta. I tre le consegnarono
un plico da nascondere tra la biancheria appena                 1985, in quelle
lavata e le ordinarono di recarsi immediatamente a           campagne l’Appuntato
casa. “Cosa vi avevano dato da nascondere?” incalzò          Principato fu colpito
il sottufficiale. “Nel fazzoletto vi era avvolto un por-      mortalmente dalla
tamonete di pelle rossa, un orologio e una catena
d’oro”, rispose la lavandaia. In casa, ad attenderla,         pistola di un ladro
trovò il Macaluso al quale riconsegnò la refurtiva.
Preso il malloppo il Macaluso si allontanò per far           condurre le indagini al Brigadiere Calisto fu concesso
poi rientro a tarda sera. Riconsegnò alla sua compagna       un altro encomio solenne. 
il portamonete dal quale aveva sottratto alcune ban-         Il legame tra Racalmuto e l’Arma dei Carabinieri è
conote. “La sera successiva” – continuò il racconto la       sempre stato forte ed è durato fino ai giorni nostri.
donna pensando soprattutto a stabilire la sua estraneità     Un vincolo pagato anche a caro prezzo, come l’episodio
al complotto – “raggiunsero la nostra abitazione Bar-        del 15 aprile 1985 che ha visto sfortunato protagonista
talatta e Crocchiolo per dividere con il mio amante          l’Appuntato Alfonso Principato, in servizio presso il
ciò che rimaneva del bottino, ricordo!”, esclamò la          Nucleo Radiomobile di Canicattì e colpito a morte,
lavandaia all’attento Calisto, “spettarono undici ban-       durante un inseguimento, dai colpi di arma da fuoco
conote per ognuno da 25 lire ciascuna”. Quindi 250           esplosi da uno dei componenti di una banda di giovani
lire per ciascuno pensò il brigadiere e, ricordando          ladruncoli proprio tra le campagne di Racalmuto.
che la somma trafugata al Cognet ammontava a
5000 lire, al complotto dovevano aver partecipato                                                         Giovanni Salierno
circa 20 minatori. Immediatamente il brigadiere
ordinò la perquisizione della casa della lavandaia ove
furono rinvenuti l’orologio, la catena d’oro, sei biglietti
da 25 lire ed un revolver.
In pratica parte della refurtiva e l’arma utilizzata per
compiere il crimine. Bartalatta e Crocchiolo furono
immediatamente arrestati. Macaluso riuscì a darsi
alla latitanza. Il resto della banda, circa una ventina
di minatori, fu catturato e arrestato.
Per la diligenza con cui aveva saputo indirizzare e

                                                             NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 29
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