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CRONACHE DI IERI
nisio Sciascia fra il 1870 e il 1880 e ben presto La notizia
divenuto il luogo di ritrovo delle famiglie più agiate dell’omicidio si
che derivavano potere e benessere dallo sfruttamento diffuse ben presto
delle miniere e dal lavoro di coloro che vi penavano. non solo in tutta
Le rivendicazioni di diritti negati e condizioni di l’isola ma anche
lavoro più dignitose sfociavano quotidianamente in nelle altre regioni
diatribe che spesso diventavano veri e propri tumulti.
La situazione era ancora più grave quando le miniere del Regno.
erano gestite da società straniere come la zolfara di L’opinione pubblica
Gibellina, gestita da una società inglese e diretta dal-
l’ingegnere lionese Pietro Cognet. Uomo di mezza età chiedeva
dal carattere duro e dai modi bruschi. Le sue maniere un’immediata
erano decise e aspre con gli operai, tali da renderlo risoluzione del caso
antipatico e insopportabile agli occhi dei suoi dipen-
denti. Persino il delegato di Pubblica Sicurezza non vittima e si impossessò del portafogli con la cospicua
esitò a redarguire il direttore e ad invitarlo ad un at- somma mentre l’altro si impossessò dell’orologio
teggiamento più accomodante. Alla sua arroganza e d’oro e di una catenina. Il domestico riuscì ad allon-
goffaggine il Cognet aggiungeva la tendenza ad in- tanarsi e a percorrere circa un chilometro quando in-
fliggere multe salate agli operai. crociò alcuni carrettieri. Tranquillizzato dall’incontro,
Di conseguenza i malumori crebbero fin al punto che dopo aver bevuto del buon vino, l’uomo ritrovò
una squadra composta da dodici picconieri abbandonò forza e coraggio per ritornare sul luogo ove era avve-
la miniera protestando contro la ruvidezza del direttore nuto il misfatto. Giunti sul posto uno dei carrettieri
e lamentando la stima a loro danno fatta del minerale tentò di soccorrere il Cognet, il quale, prima di
estratto. In un'altra occasione due operai si allonta- morire, riuscì a farfugliare poche parole con le quali
narono dalla miniera con aria minacciosa dopo che indicava quali autori della rapina alcuni picconieri
l’Ingegnere aveva rifiutato loro un pagamento. tra quelli che avevano abbandonato la miniera, senza
La questione presto non si limitò più alle sole invettive però riuscire a fornirne i nomi.
e la calma che seguì l’abbandono dei picconieri era La notizia dell’omicidio, per il particolare clima di
solo apparente. Una sera, mentre il direttore in com- scontro sociale in cui era maturato, si diffuse ben
pagnia del suo domestico rientrava da Agrigento, presto non solo in tutta l’isola ma anche nelle altre
dove si era recato per prelevare la somma di cinquemila regioni del Regno. Anche coloro che simpatizzavano
lire, una vera fortuna per quei tempi, giunto a circa per le rivendicazioni degli operai davanti al delitto
due chilometri da Racalmuto gli si pararono davanti
per sbarrargli la strada tre persone incappucciate che
gli intimarono di scendere dal cavallo. L’ingegnere
non ubbidì all’ordine e con un movimento fulmineo
provò a darsi alla fuga. I malviventi, colti di sorpresa,
gli esplosero contro due fucilate che lo fecero cadere
a terra agonizzante.
Prima di darsi alla fuga uno di loro si avvicinò alla
26 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II