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PAGINE DI STORIA
L'ANDAMENTO DELLA CAMPAGNA D'ITALIA Gli alleati, forti della
E L'ESIGENZA DI ANZIO loro supremazia
in armi
L’andamento della guerra in Italia, dopo le facili avan-
zate seguite all'armistizio con gli Italiani del settembre ed equipaggiamenti,
del 1943, non era per nulla favorevole agli Alleati. erano sicuri
I tedeschi avevano accettato l'idea del Maresciallo
Kesserling di porre in essere una serie di linee di resi- di arrivare nell'Italia
stenza, ancorate al terreno, che era estremamente fa- del Nord
vorevole a questo tipo di difesa, al fine di tenere il
nemico il più lontano possibile dai confini meridionali in pochi mesi
della Germania.
L'Italia, ancora una volta nella sua storia, si trasformò azioni di retroguardia... Non possiamo ancora dire se
ben presto in un campo di battaglia. riusciremo ad occupare Roma in ottobre o novembre,
Kesserling, nominato comandante del Gruppo di Ar- ma è certo che non verremo a contatto con il grosso
mate B, dispose che la 14ª Armata svolgesse compiti delle forze tedesche nell'Italia settentrionale fino a di-
di presidio, riserva, mantenimento delle linee di co- cembre o anche più tardi”.
municazione ed alimentazione logistica del Nord Ita- Gli Alleati, quindi, forti della loro supremazia in armi
lia e la 10ª Armata contrastasse reattivamente gli ed equipaggiamenti, erano sicuri di arrivare nell'Italia
Alleati nel centro-sud, attuando quella manovra in ri- del Nord in pochi mesi. I tedeschi, con Kesserling in
tirata che nella sostanza era in atto dall’uscita dalla testa, erano fiduciosi di poter resistere a sud di Roma
guerra dell'Italia nel settembre 1943. almeno per tutto l'inverno 1943-1944.
Con queste direttive generali, i genieri delle due Ar- Ognuno dei due avversari aveva una estrema fiducia
mate, nonché i lavoratori, per lo più coatti, dell’Or- nelle proprie possibilità operative. In autunno inol-
ganizzazione Todt crearono una serie parallela di linee trato, però, sul piano tattico l'ottimismo degli Alleati
di resistenza con la realizzazione di bunker, postazioni andava di giorno in giorno scemando.
di artiglieria, torrette di carri interrati, nidi di mitra- Sul finire del 1943 i comandi alleati erano a cono-
gliatrici, campi minati, reticolati, aree allagate ed altri scenza che i tedeschi avrebbero fatto resistenza nella
espedienti di fortificazione campale speditiva che raf- Valle del Liri; la difesa, in pratica, si sarebbe incen-
forzavano e valorizzavano ancor più il terreno che, trata su Cassino, a sostegno di quel “vallo cassinense”
come detto, di per se stesso era già favorevole alla di- che poi tanto avrebbe fatto penare gli Alleati.
fesa. I tedeschi non avevano minimamente rinunciato
a combattere. In campo alleato in quell’autunno del
1943, mentre i tedeschi si applicavano con teutonica
determinazione alla costruzione delle difese, domi-
nava un’ottimismo diffuso sull’esito della campagna
in Italia, ottimismo che trova riverbero in quello che
lo stesso Churchill annotava in quei giorni tra i suoi
appunti: “il nemico si ritira verso nord, combattendo
44 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II