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PAGINE DI STORIA
i Carabinieri in servizio di istituto nella testa di ponte. CARABINIERE PIETRO SANTORO
Certamente gli Alleati avevano le loro Polizie Militari,
ma data la situazione sulla testa di ponte, si voleva SBARCATO AD ANZIO CON IL “CONTINGENTE R”
evitare ulteriori attriti fra inglesi ed americani e so-
prattutto si voleva non averne con la popolazione lo- sbarco. In fretta e furia furono prelevati a Napoli 150
cale. Il “Contingente R” si imbarcò a Pozzuoli su una elmetti italiani con tanto di stemma in nero dell'Arma.
piccola unità della Marina Americana e, dopo una Clark non aveva nulla contro la lucerna ma aveva a
traversata tempestosa per il mare agitato, prese terra cuore la sicurezza e la protezione dei Carabinieri, al
nel porto di Anzio. Appena scesi a terra i Carabinieri pari di tutte le altre truppe della testa di ponte. Epi-
si accorsero che la prima linea iniziava proprio lì al sodio certamente di colore, ma che sottolinea come il
porto. Un capitano americano, ufficiale di collega- Comandante della 5ª Armata considerasse i Carabi-
mento, accolse i Carabinieri e con lui vennero definite nieri allo stesso livello di tutte le truppe al suo co-
le modalità di impiego del contingente. mando. Nel gennaio 1944 questo era un episodio
Si decise che un nucleo di 25 uomini al comando del significativo e degno di nota.
Sottotenente Francesco Farina rimanesse ad Anzio, I compiti che il ”Contingente R” svolse furono vari.
prendendo alloggio, si fa per dire, fra i ruderi della cit- Furono presenti in ogni tipo di operazione tra le linee
tadina e che un altro nucleo di 15 uomini al comando avanzate e quelle arretrate, fino alla zona del litorale;
del Maresciallo Maggiore Giovanni Raimondo pren- oltre ai normali servizi di guardia e di sentinella ven-
desse posizione nelle case diroccate di Nettuno. nero eseguiti servizi di ricognizione e perlustrazione a
Il Capitano Pezzella con il restante personale fu av- bordo di camions sulle vie principali e di arrocca-
viato all'interno a ridosso della linea di contatto; il mento, vigilanza su eventuali infiltrazioni di elementi
comando fu posto in una piana, scoperta ad ogni in- sospetti, controllo di casolari isolati possibili o prov-
sidia, a ridosso del Bosco di Padiglione. Il comando e visori asili di spie e di disertori, sgombero e smista-
gli uomini, nella impossibilità di piantare tende, si si- mento verso Anzio e Nettuno di tutti gli abitanti
stemarono in trincee. dell'area interessata ai combattimenti, raccolta ed
Da notare che in quell'inverno particolarmente rigido,
i Carabinieri avevano a disposizione solo il pastrano
grigio-verde, una coperta di casermaggio, un telo mi-
metico e poco altro, frutto dell'iniziativa dei singoli.
Un episodio significativo merita al riguardo di essere
riportato. I Carabinieri, fedeli alla loro uniforme,
sbarcarono ad Anzio con quella in vigore nel 1944,
ovvero compresa la celeberrima lucerna ricoperta, da
foderina per il servizio in guerra. Il Generale Clark,
Comandante della 5ª Armata, in ispezione ai primi di
febbraio nella testa di ponte, subito notò i Carabinieri
con in capo la lucerna. Immediatamente, con toni
molto militareschi, chiese ed ottenne che i Carabinieri
indossassero l’elmetto per la protezione personale,
come tutte le altre truppe presenti nella testa di
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 49