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PAGINE DI STORIA
suini. Stipulò con un commerciante del luogo un CARABINIERI A CAVALLO
contratto nel quale quest’ultimo si impegnava a (FOTOTECA MUSEI PROVINCIALI DI GORIZIA)
vendere la carne a un prezzo imposto, in cambio di
pelli, interiora e teste. Sestilli fece lo stesso per la
vendita al minuto di altri generi alimentari e anche i
fornai ricominciarono a panificare. Il denaro ricavato
venne destinato a sfamare i meno abbienti. Ripartito
in pochissimo tempo il commercio, Sestilli decise di
imporre un calmiere al fine di evitare speculazioni,
che quantificò in relazione ai prezzi applicati nelle
città più vicine.
Constatato che Gorizia si riforniva di acqua mediante
l’acquedotto di Cromberg, sorgente in territorio
ancora in mani degli Austriaci, e che questi avrebbero
potuto inquinarla, verificò che l’acquedotto sussidiario
a gas collocato sulla sponda sinistra dell’Isonzo era
inefficiente. Il Maggiore fece allora requisire quattro
pozzi di proprietà privata e dispose che essi fossero
sorvegliati da un carabiniere fino alla completa ripa-
razione di quello malandato.
Dal punto di vista della sanità pubblica Sestilli non
tardò a costituire una squadra di scopini e una di
becchini, a scegliere un cimitero provvisorio in via
Cappuccini, in quanto quello vecchio era collocato
in area di battaglia. Fece inoltre pulire e disinfettare
con cloruro di calce ogni strada, per evitare il pericolo
di epidemie. Istituito un servizio di nettezza urbana,
con i mezzi che ottenne dalle autorità militari, il
Maggiore provvide all’innaffiatura e alla pulizia dei
pozzi neri. Il rischio rabbia venne eliminato attraverso
Il 13 agosto fu un giorno l’istituzione dell’incarico di accalappia cani.
importante per Gorizia: L’artiglieria nemica intanto continuava a tenere sotto
tiro la città, pertanto Sestilli richiese l’intervento di
il vessillo nazionale militari che svolgessero il servizio di pompieri.
venne consegnato Del vecchio corpo sanitario era rimasto un solo
medico. Durante il conflitto l’attività dei due ospedali,
al Comandante maschile, gestito dalla comunità religiosa dei Fatebe-
del Presidio nefratelli, e femminile, amministrato dal Comune,
era stata pressoché azzerata. I degenti erano stati
quasi tutti trasportati a Trieste. Allo scoppio delle
ostilità i ricoverati del “frenocomio”, l’ospedale psi-
chiatrico, erano stati condotti a Kremsier, in Austria.
Al fine di trovare nell’immediatezza a misure sanitarie
idonee a trattare le emergenze, l’Ufficiale dell’Arma
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO II 71