Page 6 - Forestale N. 63 luglio - agosto 2011
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AMBIENTE / Legalità
LE MANI SULLA CITTÀ
Dopo mesi di indagini ricostruita la fitta rete di interessi e
illegalità che ha paralizzato l’attività edilizia della cittadina
di Molfetta in provincia di Bari
uando all’alba di una calda giornata di sostituto procuratore della Repubblica di Trani
giugno è suonato il campanello della sua muove al dirigente dell’Utc ed alla sua presunta
abitazione, l’uomo, dirigente del Comune «cricca», finita agli arresti domiciliari.
Q di Molfetta, non ha trattenuto le lacrime Tanto da utilizzare tutte le lettere dell’alfabeto
ed ha accusato un malore. Tanto che l’auto della internazionale (più lungo di quello italiano) per
Forestale che lo attendeva sotto casa ha dovuto elencare gli addebiti ricostruiti dal 2008 in poi. I
cambiare destinazione: non più il carcere di Trani numerosi presunti illeciti edilizi sarebbero ruota-
ma l’ospedale “Don Tonino Bello” per una serie ti attorno ai suoi interessi ed al suo studio, di cui
di accertamenti sul suo stato di salute. solo formalmente sarebbe stato estraneo.
Il dirigente dell’ufficio tecnico comunale forse Severo ed eloquente il profilo tracciato dal Gip,
non aveva messo in preventivo un’ordinanza di secondo cui il dirigente “incurante delle ricadute
custodia cautelare in carcere. Nonostante sapesse in tema di legalità ed immagine della funzione
d’essere indagato per una serie di pesanti reati, pubblica cui esponeva l’ufficio ricoperto perse-
tanto che la giunta comunale gli aveva recente- guendo gli interessi privati propri e del suo studio
mente concesso il nulla osta alla nomina di un anche in pendenza del procedimento, ha conti-
avvocato di fiducia, da pagare a spese del nuato a gestire con modalità padronali l’Utc”.
Comune in caso le accuse si fossero rivelate Tra le esigenze cautelari ravvisate dal giudice la
infondate. Contestazioni numerose quelle che il necessità di arginare la propensione all’illegalità
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