Page 13 - Forestale N. 63 luglio - agosto 2011
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le foto d’epoca, che abbiamo a bordo, con la real-
          tà, balza all’occhio il lavoro profuso in quegli
          anni; peccato che da qui, dall’alto, non si vedano
          le briglie realizzate proprio in quel periodo ed
          ancora perfettamente funzionanti.
          Durante la prima guerra mondiale, la foresta di
          Giazza non fu interessata direttamente da inter-
          venti bellici, il fronte era più a nord, ma reparti
          del Genio Militare costruirono una mirabile stra-
          da di penetrazione che porta ancor oggi gli
          amanti della montagna, verso nord, fino al rifugio
          Scalorbi-Malga Campobrun.
          Seguiamo quasi passo passo, ma in volo, la stra-
          da, percorrendo idealmente quanto hanno
          immaginato i nostri colleghi Gottardi e
          Borghetti: una vallata meravigliosamente verde e
          sistemata a dovere.
          Le grandi opere realizzate sotto la direzione del
          sottoispettore forestale Borghetti furono ogget-
          to, nel decennio della sua attività, di visite e
          riconoscimenti da parte del ministero e anche da
          commissioni di esperti stranieri.
          II complesso delle opere idrauliche e dei rimbo-
          schimenti, per la loro perfezione e per la difficoltà
          ed impervietà dei luoghi, fu considerato tra le più
          riuscite sistemazioni idraulico-forestali d’Europa.
          Il 10 agosto 1911, alla presenza del ministro
          dell’Agricoltura Industria e Commercio Saverio
          Nitti, viene inaugurata, prima in Italia, la Foresta
          Demaniale di Giazza ed ecco perché il 9 luglio
          2011, a 100 anni di distanza, si è svolto un con-
          vegno proprio a Giazza, in località Boschetto:
          “Foresta Demaniale di Giazza: 100 anni di vita,
          cento anni di storia”.
          La storia in qualche modo scorre sotto di noi:
          con l’avvento del Fascismo la Milizia nazionale
          forestale curò la gestione di questa foresta fino al
          1945 mentre negli anni ’60 - ’70 il demanio fore-
          stale fu scorporato e passò alle Regioni Trentino
          Alto Adige e Veneto e quest’ultima amministra-
          zione seguì con attenzione e segue tuttora,
          unitariamente, anche la parte trentina.
          Il nostro volo termina con un sorvolo della Val
          Fraselle, quasi a non voler lasciare questo mondo
          incantato che ci accoglie nel verde grazie alla lun-
          gimiranza di uomini, di Forestali, che hanno
          impegnato tempo, risorse, fatiche per dare sicu-
          rezza e tranquillità alla gente del posto: buon
          compleanno foresta di Giazza!




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