Page 24 - Forestale N. 58 settembre - ottobre 2010
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Realtà e fantasia si n pitone albino in casa di uno spacciato-
re, un’iguana libera per le vie di Roma,
confondono negli una tartaruga azzannatrice (sembra che
avvistamenti di serpenti e U con un morso possa stroncare in due
una tavola di spessore considerevole) passeggia
pantere a spasso tra le case e tra un canale e l’altro dell’Agro pontino, una
i giardini delle nostre città tigre viene vista aggirarsi furtiva alle porte di
Firenze. L’avvistamento viene riferito da un
di Marco Fiori bambino, il che inquieta perchè i bambini spes-
so sono più affidabili dei grandi per queste cose.
Poi ancora un serpente a sonagli avvistato con
dovizia di dettagli da un pubblico ufficiale nella
Pineta di Castelfusano di Roma.
Chi dubiterebbe di un pubblico ufficiale che ha
riconosciuto anche l’astuccio corneo all’estremità
della coda del rettile dal potente neuroemotossi-
co veleno? In fondo l’anno passato ne sono stati
recuperati ben due dalla Forestale nella stessa
zona.
Ormai anche sul fronte degli avvistamenti si
dedica sempre meno tempo a verificarne la
attendibilità, tanto si è consolidata ormai come
naturale l’idea dell’animale esotico e pericoloso
in libertà tra le nostre case, nei nostri parchi
pubblici o giardini. Il confine tra il reale e la fan-
tasia si assottiglia sempre più nell’immaginario e
nel quotidiano collettivo. “Ma che ce fanno co’
tutte ste bestie dentro casa” dice ormai la gente
in qualsiasi bar di Roma. Sembra di sentire i
versi del Trilussa, con tutta la portata di fantasia
e di saggezza popolare del secolo scorso. Ma
nel 2000 che significato assume tale fenomeno:
simbolico? Socio-culturale? Psicologico? Antropo-
logico? Forse un po’ tutte queste componenti.
L’idea, la paura, l’eccitazione, la fascinazione
esercitata da un potenziale animale pericoloso in
libertà. Forse la stessa che esercita in alcuni il
fuoco: paura e attrazione. È bello sentirsi preoc-
cupato e percepire la gente che si allarma, che si
incuriosisce. Le forze dell’ordine all’opera, come
i pompieri che spengono un fuoco, i Forestali
che si avventurano nel bosco in fiamme, gli
aerei che volteggiano e le sirene con i lampeg-
gianti. Quanto piacciono a tanta gente i
lampeggianti!
È un vortice di adrenalina mista a diverse emo-
informazione pubblicitaria ITALIANI persone che di questo teatrino che si perpetua
zioni che riempie i vuoti, purtroppo, di alcune
di anno in anno sono forse gli attori principali.
Ma c’è anche chi ci guadagna.
Il Forestale n. 58 - 27