Page 28 - Forestale N. 58 settembre - ottobre 2010
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1892. La “Svizzera italiana” com’era nei pensieri
del Telfener, era pronta ad accogliere gli stessi
villeggianti aristocratici e alto borghesi, che nella
stagione estiva amavano migrare dall’Italia verso
i monti della Svizzera e della Germania.
Vediamo ora quali erano le caratteristiche e il
percorso di questa linea: la tratta, che era lunga
8 chilometri e che veniva percorsa in circa 57
minuti, partiva dalla località di Sant’Ellero dove
passava la ferrovia Roma-Firenze e terminava
nella spianata di Saltino dove sarebbe sorto
l’Hotel-Stazione.
Il dislivello complessivo era di 854 metri, con
pendenze variabili. Le rotaie, a scartamento
ridotto, avevano una guida centrale dentata o a
cremagliera dove ingranava la ruota media della
locomotiva per superare i tratti di maggior pen-
denza.
La trazione era garantita da tre locomotive a
vapore dotate di caldaia inclinata per potere
assumere l’assetto orizzontale durante la salita, e
alimentata da carbone prima e da lignite (estrat-
ta dalle miniere della vicina San Giovanni
Valdarno) poi.
Nel viaggio d’andata la locomotiva era collocata
in fondo al convoglio in posizione di spinta,
cosicché il macchinista, impossibilitato a vedere
se la linea era sgombra d’ostacoli, era guidato
Partono i lavori dal capotreno, che era posizionato sul terrazzi-
Grazie anche ad un sussidio governativo di no frontale dell’unica carrozza che il treno
3.000 lire a chilometro per 35 anni, e a sovven- poteva spingere; viceversa scendendo da
zioni della Provincia di Firenze e del Comune di Vallombrosa la locomotiva era posizionata
Reggello, i lavori poterono prendere rapidamen- davanti alla carrozza, e il controllo della linea
te inizio il 23 maggio 1892 per concludersi spettava al macchinista e al fuochista. Le mac-
velocemente il 20 settembre dello stesso anno chine erano munite di un grande fanale a
grazie anche all’indubbia capacità organizzativa petrolio capace di illuminare a malapena 4 o 5
e tecnica di Telfener, che aveva avuto modo di metri di linea.
affinare costruendo ferrovie prima in Argentina Queste locomotive che ebbero anche un nome
e poi nel Texas. Durante i lavori per la ferrovia, di “battesimo”: la n. 1 Chimirri (cognome del
Telfener supervisionava anche la costruzione di ministro dell’Agricoltura dell’epoca che appog-
alberghi e villette di montagna simili agli chalet giò Telfener), la n. 2 Vallombrosa e la n. 3
svizzeri. Questi venivano realizzati su lotti di Roma.
foresta demaniale che si era precedentemente Queste locomotive dovevano tirare ciascuna una
assicurato in comodato d’uso, grazie anche a un delle quattro carrozze-viaggiatori disponibili, di
appoggio politico, che in questo tipo d’avventu- cui tre a carrelli del tipo “aperto a giardiniera”: si
re era necessario. trattava di un modello di grande carrozza aperta
di costruzione belga, con sedili laterali capaci di
La “Svizzera italiana” 56 posti a sedere, utilizzata prevalentemente
La linea, quando il grosso dei lavori era quasi durante la stagione estiva; viceversa nella stagio-
ultimato, fu inaugurata domenica 25 settembre ne invernale si utilizzava una specie di
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