Page 18 - n_10
P. 18
ecosistemi
Duchessa, Monte Genzana e Alto non esiste alcuno strumento analo- concentrazione nell’atmosfera dei
Gizio, Zompo lo Schioppo), che go per monitorare gli ambienti di cosiddetti gas serra, appaiono
coprono una superficie totale di alta montagna. Due reti di aree per- infatti ineluttabili, proprio perché
2
ben 4.353 Km , pari a quasi la manenti, istituite dal 1993 con lo avvengono troppo rapidamente
metà, per esempio, della regione scopo di studiare i processi ecolo- rispetto alla capacità di risposta dei
Marche. Solo pochi massicci sono gici in atto nelle comunità vegetali meccanismi regolatori dell’ecosi-
ancora privi della necessaria prote- di altitudine più diffuse negli stema. L’Unione Internazionale per
zione, pur essendo stato proposto, Appennini centrali, sono oggi prive la Conservazione della Natura ha
per gran parte del loro territorio, della necessaria continuità e del elaborato un programma d’azione
l’inserimento nella Rete Europea vitale collegamento con altre zone per raggiungere gli obiettivi della
come Siti di Importanza Comu- appenniniche: si parla della Rete di Convenzione Quadro delle Nazioni
nitaria (Monti Reatini, Monte monitoraggio della Riserva Unite sui Cambiamenti Climatici e
Greco, parte del sistema montuoso Naturale Orientata Monte Velino, della Convenzione sulla Diversità
Ernici-Simbruini). realizzata da Corpo Forestale dello Biologica utilizzando un approccio
Proprio con lo scopo di ecosistemico: in pratica si
studiare gli effetti dell’in- tratta di una strategia per la
quinamento atmosferico e gestione integrata del terri-
dei cambiamenti climatici torio, basata sulla conser-
sulle condizioni degli eco- vazione e l’uso sostenibile
sistemi forestali italiani, delle sue risorse. La com-
seguendo un approccio di plessità e la ricchezza delle
tipo ecologico, nel 1995 è comunità biotiche diventa-
stata istituita una Rete no quindi un valore prezio-
Nazionale per il Controllo so che non deve andare
degli Ecosistemi Forestali disperso, ma anzi deve
(CONECOFOR). Questo essere valorizzato e cono-
sistema di monitoraggio è sciuto in profondità. I
stato ideato e avviato dal prossimi traguardi verso
Corpo Forestale dello Stato uno sviluppo sostenibile
nell’ambito del corrispon- potrebbero essere questi:
dente Programma paneuro- (a) rafforzare la protezione
peo, promosso dall’Unione B. Petriccione degli ecosistemi più sensi-
Europea e dalla Commis- bili e minacciati, inseren-
sione Economica per doli nelle zone di massima
l’Europa delle Nazioni Fringuello Alpino (Montifringilla nivalis) - Vetta del Corno Grande (AQ) tutela delle aree protette
Unite in attuazione della già esistenti; (b) creare
Convenzione Internazionale Stato e comprendente 16 siti di stu- collegamenti tra queste ultime per
sull’Inquinamento Atmosferico dio tra i 1.050 e i 2.225 m s.l.m., e garantire la continuità ecologica
Transfrontaliero e del Regolamen- del Sistema di monitoraggio necessaria alle comunità biotiche,
to UE n. 1091/94. Si tratta di una ambientale del Parco Nazionale consentendo per esempio il rifugio
rete di 27 aree permanenti sparse Gran Sasso e Monti della Laga, e/o lo spostamento delle specie
su tutto il territorio nazionale e creato dal Dipartimento di Scienze maggiormente in pericolo; (c)
rappresentative di tutte le principa- Ambientali dell’Università convertire progressivamente le
li comunità forestali italiane (fag- dell’Aquila, che include 6 aree strutture turistiche basate sugli
gete, peccete, cerrete, leccete ecc.); localizzate sul vesante meridionale sport invernali in servizi per atti-
ben 22 ambienti su 27 si trovano in del massiccio del Gran Sasso, tra vità ricreative rispettose dell’am-
zone montane comprese tra i 700 e 650 e 2.270 m s.l.m.. biente e praticabili per tutto l’an-
i 1.800 m s.l.m.. Al loro interno, da Partendo dai dati analizzati e dalle no, in modo da assicurare buone
sette anni e con continuità, vengo- considerazioni maturate finora, prospettive economiche al settore
no svolte indagini approfondite appare sempre più urgente adottare anche in un futuro con inverni più
sulla vegetazione, grazie allo stu- politiche di gestione del territorio miti e innevamento sempre più
dio delle condizioni delle chiome, capaci di tener conto della realtà ridotto; (d) realizzare una Rete di
del contenuto chimico delle foglie che cambia. Occorre adeguare i monitoraggio dedicata, in modo
e dei suoli, delle variazioni di progetti di sviluppo e di trasforma- che, rilevando precocemente qual-
accrescimento degli alberi, delle zione dell’ambiente che ci circon- siasi segnale del cambiamento in
deposizioni atmosferiche, del da a criteri nuovi, basati sulla pre- atto, si abbia il tempo di progetta-
clima, del microclima e degli visione di quello che sarà lo scena- re e attuare le necessarie contro-
inquinanti provenienti dall’aria. rio che ci aspetta nel prossimo misure.
A fronte di questo esteso sistema di futuro: le modificazioni ambienta-
controllo degli ecosistemi forestali, li, in particolare l’aumento della BRUNO PETRICCIONE
18