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patrimonio boschivo
R. Iezzi - NDN CFS nell’ambito dello sviluppo sosteni-
bile, sono stati individuati cinque
grandi obiettivi che prevedono
misure di vasta portata: 1) ottenere
la partecipazione attiva di tutte le
personalità coinvolte nello svilup-
po forestale; 2) definire in maniera
chiara i contratti territoriali di
gestione dello spazio naturale
montano; 3) sostenere le aree in
difficoltà attraverso la realizzazio-
ne di misure di correzione degli
handicap e di formazione allo svi-
luppo; 4) promuovere la qualità di
prodotti e servizi legati ai boschi
di montagna; 5) definire piani di
gestione multifunzionali.
La pubblicazione contiene anche
Panorama delle alte cime della Piana Grande sulla Majella (CH). schede sintetiche riguardanti vari
Paesi, tra cui l’Italia, molto utili
affiancato da un consiglio scientifi- sviluppo sostenibile; per avere un’idea generale sulla
co composto da cinque accademici 6) promuovere la comunicazione e situazione delle foreste montane,
provenienti da diversi Paesi euro- la formazione in materia di valuta- sulla legislazione vigente e sulle
pei: tutti lavorano per promuovere zione dei beni e dei servizi foresta- problematiche ancora aperte.
il ruolo che l’OEFM ha assunto a li svolti nelle aree di montagna. L’OEFM, proprio in occasione del-
livello internazionale, rappresen- Dal punto di vista pratico, il princi- l’anno dedicato alle montagne,
tando una sorta di “forum” indi- pale compito dell’Osservatorio, intende fornire un valido contribu-
pendente per la definizione delle impegnato soprattutto nella realiz- to alla realizzazione di numerosi
politiche forestali montane e per il zazione degli obiettivi della incontri internazionali; in partico-
miglioramento delle conoscenze Risoluzione di Strasburgo S4, è il lare, va segnalato il seminario che
sull’ambiente boschivo. Il suo coordinamento dei lavori di tutte le si terrà il prossimo settembre nella
obiettivo fondamentale è contribui- istituzioni coinvolte in questo pro- Repubblica Ceca, in collaborazio-
re alla conservazione delle risorse getto, in stretta collaborazione con ne con l’Istituto di ricerca locale
delle foreste di montagna e allo la FAO (Organizzazione delle per le foreste e la selvaggina, e che
sviluppo sostenibile delle comunità Nazioni Unite per l’alimentazione e si occuperà della gestione degli
che in esse vivono. Dal punto di l’agricoltura) e la IUFRO (Unione ecosistemi boschivi sotto le nuove
vista operativo, le attività Internazionale delle Organizzazioni condizioni ambientali. Da ricorda-
dell’Osservatorio sono volte prin- di Ricerca Forestale). Tra le sue re anche le attività formative pro-
cipalmente a: funzioni, anche la promozione di mosse dall’Osservatorio: il proget-
1) promuovere regolari scambi di una serie continua di attività di to “Università estiva”, condotto
informazioni e organizzare incontri controllo, monitoraggio e redazione con l’ateneo di Torino, prevede la
aperti a tutti coloro che sono coin- di rapporti. realizzazione di un corso della
volti nella gestione degli ambienti In particolare, l’OEFM coordina durata di una settimana da svolgere
boschivi montani; l’attuazione delle misure forestali a Bardonecchia nel prossimo mese
2) diffondere i risultati delle espe- previste dal Regolamento per il di giugno che verterà sulle moda-
rienze realizzate a livello naziona- sostegno allo sviluppo rurale (Reg. lità di redazione di Piani di gestio-
le, regionale e locale; CE 1257/99), che a tutt’oggi rap- ne multifunzionale delle foreste di
3) creare una struttura permanente presenta l’unico strumento di montagna.
di controllo di tutti gli strumenti ampio respiro previsto per finan- L’OEFM sta, quindi, progressiva-
politici in materia di foreste monta- ziare le attività agricole e forestali, mente ampliando sia il numero di
ne, anche al fine di contribuire al entrambi basilari per le aree mon- iniziative che lo vedono coinvolto,
loro miglioramento; tane dell’Unione Europea. sia il proprio spettro di azione; pur
4) realizzare indagini sistematiche, L’Osservatorio cura inoltre la pub- comportando accresciuti oneri di
sia quantitative che descrittive, blicazione di lavori che costitui- impegni, ciò fornirà maggiore visi-
sullo stato dei boschi di montagna scono importanti punti di riferi- bilità a un settore che per anni è
in Europa; mento, come il “Libro bianco 2000 stato relegato in una posizione
5) sviluppare studi scientifici e di sulla foresta di montagna in secondaria a potrà anche consenti-
prevenzione sull’impatto che parti- Europa”, realizzato sotto l’egida re di dare più spazio ai problemi
colari attività possono avere sugli della Direzione Generale delle foreste di montagna italiane.
ambienti montani, per attuare pro- Agricoltura della Commissione
getti coerenti con gli obiettivi di Europea. In questo documento, LORENZA COLLETTI
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