Page 17 - n_10
P. 17

ecosistemi



                                                                                avranno effetti più importanti. Tra i
                                                                                gruppi maggiormente minacciati ci
                                                                                sono:
                                                                                a) le specie vegetali comprese nel
                                                                                Libro rosso delle piante d’Italia,
                                                                                che per gli ecosistemi di alta mon-
                                                                                tagna degli Appennini Centrali
                                                                                sono sette (Artemisia petrosa ssp.
                                                                                eriantha, vulnerabile,  Adonis
                                                                                distorta, Aquilegia magellensis,
                                                                                Leontopodium nivale, Malcomia
                                                                                orsiniana e Papaver degenti, rare);
                                                                                il loro areale è quasi del tutto com-
                                                                                preso in aree protette, salvo una
                                                                                piccola parte di quello della stella
                                                                                alpina appenninica, Leontopodium
                                                                                nivale, che comprende il massiccio
                                                                                del Monte Greco, non tutelato;
                                                                     B. Petriccione  b) le specie vegetali la cui conser-
          Tundra Alpina - Gran Sasso d’Italia (AQ) - Silene acaulis ssp. cenisia  vazione è prevista dalla Direttiva
                                                                                (CEE) n. 94/43 del 21/05/1992, la
          ecosistemi sembrano adattarsi a un  centromeridionale, soprattutto in  cosiddetta Direttiva habitat; nel
          continuo aumento di aridità. In    primavera e in autunno, mentre la  caso degli ambienti di alta monta-
          questi ambienti, la composizione in  temperatura è aumentata di circa  gna degli Appennini centrali si trat-
          specie ha subito modificazioni del  1,0°C, con un massimo di incre-   ta di  Androsace mathildae e
          10-20% negli ultimi dieci anni,    mento nel periodo invernale.       Adonis distorta, nessuna indicata
          mostrando segni preoccupanti di    Anche l’innevamento si è ridotto   però come “prioritaria”;
          un processo di degradazione ormai  drasticamente, con un calo del     c) le specie incluse nel Libro rosso
          in atto (incremento della vegeta-  10% registrato dal 1996 ad oggi in  degli animali d’Italia, come il
          zione più adattata all’aridità e agli  tutto l’emisfero boreale. Gli effetti  camoscio d’Abruzzo (Rupicapra
          stress, diminuzione di quella che  del cambiamento si risentono       pyrenaica ssp. ornata), considerato
          necessita di maggiore disponibilità  soprattutto sulla dorsale appennini-  in pericolo, la vipera dell’Ursini
          idrica, di basse temperature e di  ca, mentre sulle Alpi il fenomeno è  (Vipera ursinii) e la coturnice
          maggiore innevamento).             stato e probabilmente sarà molto   (Alectoris graeca ssp. orlandoi),
          Gli ecosistemi di alta montagna    meno accentuato.                   definite vulnerabili;
          sono infatti tra i più sensibili al  In questo contesto la ricerca assu-  d) le specie appenniniche “relitte”,
          cambiamento climatico, in quanto   me un ruolo fondamentale: nel      come il pino mugo, la Silene acau-
          (a) sono già interessati da forti  1995, nell’ambito della Prima      lis ssp. cenisia, l’arvicola delle
          stress ecologici; (b) presentano una  Comunicazione Italiana sull’attua-  nevi (Microtus nivalis), il piviere
          notevole concentrazione di specie  zione della Convenzione Quadro     tortolino (Eudromia morinellus), il
          endemiche adattate a condizioni    sui Cambiamenti Climatici del      fringuello alpino (Montifringilla
          ambientali specifiche e quindi     Ministero dell’Ambiente, il Corpo  nivalis) e la farfalla Parnassius
          estremamente vulnerabili; (c)      Forestale dello Stato ha curato    apollo.
          anche il manto nevoso svolge un    un’ampia rassegna delle possibili  Le aree protette presenti sugli
          ruolo importante, soprattutto come  conseguenze dei cambiamenti cli-  Appennini centrali assicurano oggi
          isolante per il suolo, dove la tem-  matici sugli ecosistemi terrestri  la tutela di quasi tutti gli ecosiste-
          peratura, mantenuta prossima a     presenti in Italia: per la maggior  mi che ospitano specie particolar-
          0°C, resta comunque favorevole     parte delle comunità biotiche ana-  mente minacciate dai cambiamenti
          all’attività microbica. Negli ultimi  lizzate sugli Appennini si prevede  climatici: si tratta di quattro Parchi
          tempi, però, la riduzione della col-  un processo di degenerazione a  Nazionali (Monti Sibillini, Gran
          tre nevosa ha provocato un incre-  breve e medio termine, seguito da  Sasso e Monti della Laga,
          mento dei fenomeni di congela-     una graduale trasformazione in     Abruzzo, Majella), due estesi
          mento, una pericolosa alternanza di  ambienti più adatti a condizioni di  Parchi Nazionali Regionali
          gelo e disgelo del suolo e di conse-  aridità.                        (Sirente-Velino e Simbruini), cin-
          guenza una maggiore mortalità      In particolare, le aree appenniniche  que Riserve Naturali Orientate
          degli apparati radicali e dei micror-  di alta quota ospitano numerose  Statali (Monte Velino, Valle
          ganismi presenti nel terreno.      specie cosiddette “relitte” o “resi-  d’Orfento, Feudo Ugni, Lama
          È stato dimostrato che negli ultimi  duali”, oppure semplicemente pre-  Bianca e Fara S. Martino -
          100-130 anni le precipitazioni sono  senti in popolazioni molto ridotte,  Palomabaro) e tre Riserve Naturali
          diminuite del 15% in tutta l’Italia  sulle quali i cambiamenti climatici  Regionali (Montagne della


                                                                                                             17
   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22