Page 36 - Notiziario 2017-5
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PAGINE DI STORIA









                                                                    per la Giunta Araldica precisava, infine, che “lo stemma

                                                                    proposto sotto l’aspetto araldico, a norma dell’ordina-

                                                                    mento  dello  Stato  Nobiliare  approvato  con  R.D.  21

                                                                    gennaio 1929 n. 61 e del regolamento tecnico araldico

                                                                    13 aprile 1905 n. 234, può essere approvato”. Poi, evi-

                                                                    dentemente piccato
                                                                                       per l’iniziativa intrapresa dal Co-

                                                                    mandante Generale di aver già sottoposto e fatto ap-

                                                                    provare lo stemma al Re, scavalcando nella sostanza il

                                                                    parere della Consulta Araldica, proseguiva la relazione,

                                                                    riportando  “per  opportuna  notizia  dell’E.V.  (…)  la

                                                                    lettera che il Comandante Generale S.E. di San Marzano

                                                                    mi ha scritto in data 25 corrente” con le esatte e virgo-

                                                                    lettate parole della   lettera già citata, e concludendo in

                                                                    tal modo: “ma prima però di sottoporre a S.M. il Re la

                                                                    domanda, rimango in attesa delle disposizioni dell’E.V.

                                                                    All’E.V. con profondo ossequio, devotissimo P. Fedele”.

                                                                    Un mese dopo, il 27 aprile, il Capo di Gabinetto della

                                                                    presidenza del Consiglio dei Ministri restituiva al Com-

                                                                    missario del Re presso la Consulta araldica la relazione
                          SECONDO STEMMA DELL’ARMA

                          CONCESSO IL 27 DICEMBRE 1952              sullo stemma “significando che S.E. il Capo del Governo
                                                                    si è dichiarato favorevole all’accoglimento dell’istanza


             attribuzioni professionali, attraverso la lotta contro il  in parola” e così finalmente si giungeva al 27 maggio al

             male”. Il giorno seguente, il 25 marzo, il Comandante  decreto di concessione.

             Generale  si  peritava  di  informare  il  senatore  Pietro  Ricapitolando, per lo stemma del 1935 abbiamo l’in-

             Fedele, nella sua qualità di commissario del Re per la  terpretazione  autentica,  espressa  nella  domanda  del

             Consulta  Araldica,  di  aver  “trasmesso  alla  Consulta  Comandante  Generale  al  Capo  del  Governo,  ripresa
             Araldica  l’incartamento  per  la  concessione  all’Arma  poi nella relazione araldica, sulla scelta dell’aquila di
             dello stemma araldico. Con l’occasione reputo conveniente  Savoia nel capo e della croce d’argento in campo rosso,
             far noto all’E.V. che S.M. il Re, da me informato del-  sul significato attribuito alla granata dirompente e su
             l’iniziativa, già si è degnato di approvarla e di concedere  quello della mano che stringe il serpente; nulla invece
             il Suo benestare per lo stemma, che ha esaminato.” Il  viene detto sullo smalto azzurro scelto per il capo.
             senatore Fedele, che sottolineava vistosamente quest’ul-  La granata dirompente è un simbolo caratteristico dei
             timo inciso a matita, chiosava la lettera con “si prepari  Carabinieri, posta sulla giberna sin dall’uniforme del
             il decreto” e qualche giorno dopo (manca il giorno ma  1814. La granata è una delle figure ordinarie artificiali
             è  riportato  il  mese  di  marzo)  inviava  la  Relazione  di  maggior  uso;  ovviamente,  trattandosi  di  arma  da
             araldica  al  Capo  del  Governo,  in  cui  ripercorreva  fuoco, compare tardi nel panorama araldico, ma è ele-
             l’istanza di Grazia Sovrana di concessione presentata  mento presente negli stemmi di personaggi di grande ri-
             dal Comandante Generale con la blasonatura e la mo-    levanza militare quali Orazio Nelson o l’Ammiraglio
             tivazione dello stemma, usando le medesime parole ri-  danese Wessel.
             voltegli nella richiesta del 25 marzo. Il Commissario  Sul significato del serpente tenuto da una mano - che




            36  NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II
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