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PAGINE DI STORIA










                                                                    dentemente, e la branca di leone (stringente il serpente
                                                                    di cui sopra) ad indicare la forza con la quale il buon

                                                                    governo viene assicurato dall’Arma”. Questa interpre-
                                                                    tazione è in parte diversa da quella che ritroviamo nella
                                                                    domanda di concessione dello stemma del 1935, ove la

                                                                    mano (ora diventata una branca di leone) che stringeva
                                                                    il serpente veniva prescelta per ricordare“le sue specifiche
                                                                    attribuzioni professionali, attraverso la lotta contro il
                                                                    male”. La branca di leone, quale simbolo di forza, è

                                                                    presente nella raccolta di di Crollalanza, ma anche nel
                                                                    repertorio di Piero Guelfi Camajani, mentre il serpente,
                                                                    quale simbolo di buon governo, è riportato testualmente
                                                                    in di Crollalanza che riferisce come “negli obelischi un

                                                                    serpe col capo erto significava un re tutelare che ha cura
                                                                    del suo popolo, quindi in araldica significa anche buon
                                                                    governo”.  Se  consideriamo,  però,  le  affermazioni  dei

                                                                    due Guelfi Camajani, che il serpente “quando è calpestato,
                                                                    imbeccato, morsicato da altri animali, rappresenta allora
                                                                    il nemico, il vizio, il tradimento, la perfidia, ecc.”, l’in-
                                                                    terpretazione avanzata dal Collegio Araldico, che acco-

                                                                    glieva la simbologia del di Crollalanza, cambiava total-
                                                                    mente per avvicinarsi alla definizione iconica del primo
                                                                    stemma, proposta dai Guelfi Camajani.
                        DECRETO DEL P.D.R. DI CONCESSIONE           Dal  punto  di  vista  procedurale  la  concessione  dello
                   DEL TERZO STEMMA ARALDICO (19 GENNAIO 1977)
                                                                    stemma  del  1952  non  presentò  particolari  problemi.
            Le figure naturali vennero scelte per rappresentare “le  L’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio il 7 ot-
            due caratteristiche funzionali dell’Arma”: in particolare  tobre, con lettera nr.12194/13728, chiese chiarimenti al
            la quercia sradicata - che compare per la prima volta -  Ministero  della  Difesa,  prima  di  emettere  i  relativi
            indicata come simbolo “di cospicua nobiltà, di merito   decreti, affermando che “il fregio sormontante lo scudo
            riconosciuto e di animo forte e guerriero, corrispondendo  dei loro emblemi (n.d.r. riferito alle domande di conces-
            esattamente  alle  alte  virtù  militari  dell’Arma  e  quasi  sione degli stemmi da parte della Scuola d’Applicazione
            materializzando  il  motto  tradizionale  che  ne  ricorda,  del Genio e dell’Arma dei Carabinieri) non appaiono
            suggellandola, la fedeltà nei secoli”. Questa interpretazione  fra quelli pubblicati nel Giornale Militare Ufficiale del
            del significato della quercia trova concordi diversi autori,  10 giugno 1950”. Il Dicastero della Difesa, con lettera a
            tra i quali Piero e Guelfo Guelfi Camajani, ma anche il  protocollo 4312/S dell’Ufficio del Segretario Generale,
            di Crollalanza.                                         rispondeva in data 18 ottobre, precisando che “il fregio
            Il serpente viene, invece, prescelto ritenendolo emblema  per lo stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri, già
            “di  cautela  e  buon  governo  che  è  compito  proprio  approvato da questo Ufficio in data 22 aprile c.a., è in
            d’istituto dei carabinieri, e come motivo che ricordi la  corso di stampa al Poligrafico dello Stato. Sarà inserito,
            analoga figura già inserita nello stemma usato prece-   unitamente a quello dello stemma dello S.M.E., in una




            40  NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II
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