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PAGINE DI STORIA
nella modifica del 1952 diventerà una branca di leone -
vale la pena spendere qualche parola, anche perché
nelle varie elaborazioni degli stemmi sono state avanzate
interpretazioni del significato di questa figura non
sempre coincidenti o univoche. Il serpente è presente
come simbolo di potere, di autorità e, talvolta, di
saggezza sin dall’antichità: come non ricordare il passo
della Bibbia (Esodo 4:1-4) in cui Mosè presso il roveto
ardente incontra il Signore e, ancora, la presenza presso
gli Egizi (sulla corona dei Faraoni, ad esempio) o presso
i Sumeri, i Babilonesi, gli Aztechi fino ai Greci (nell’im-
magine di Ermes e di Asclepio), per comparire infine nel
pastorale dei vescovi ortodossi ed orientali, in cima al
quale due serpenti si guardano. Goffredo di Crollalanza
attribuisce all’immagine il significato di prudenza, di
cautela e buon governo (citando il Ginanni), ricordando
anche le Sacre Scritture (così nel Vangelo di Matteo
10,16-18: “siate dunque prudenti come i serpenti”).
Guelfo Guelfi Camajani, invece, oltre al significato della DECRETO DEL P.D.R. DI CONCESSIONE
prudenza aggiunge quello di “grave fatica per cosa DEL SECONDO STEMMA ARALDICO (27 DICEMBRE 1952)
ottenuta con difficoltà”. Piero Guelfi Camajani, invece,
lo definisce come emblema di astuzia, di dominio, di comando. L’azzurro e il rosso (ma anche l’argento)
eternità ed anche di prudenza, precisando che, oltre ad sono i colori tradizionali dell’Arma dei Carabinieri: sin
essere il simbolo della medicina, esso simboleggia il dal primo Regolamento delle uniformi del 1814 (Deter-
nemico, il tradimento, il vizio, specie quando è rappre- minazione Sovrana del 9 agosto 1814), venne stabilito
sentato calpestato o nel becco di altri animali. che esse fossero di panno color turchino, con colletto e
La mano, per di Crollalanza, rappresenta la forza e il paramani bleu celesti, risvolti e cravatta rossa. Anche il
coraggio, mentre Piero Guelfi Camajani ne assume Regolamento del 23 febbraio 1832, che definiva la
anche il significato di comando. L’interpretazione della nuova foggia delle divise dei carabinieri, venne modificato
mano che stringe il serpente dello stemma del 1935, l’anno seguente, con le Regie Determinazioni del 25
come riportata nella domanda di concessione fatta al giugno 1833, che stabilirono il rosso e il blu quali colori
Capo del Governo e nella seguente relazione araldica, del pennacchio dei Carabinieri. Nello studio storico-
con riferimento alle “specifiche attribuzioni professionali, araldico dello stemma del 1952, allegato alla domanda
attraverso la lotta contro il male” potrebbe, quindi, di concessione (che analizzeremo oltre), si fa riferimento
ritenersi derivante dall’interpretazione del di Crollalanza, a tali smalti poiché appartenenti per tradizione all’Arma
per il quale la mano è simbolo di forza stringente e il e araldicamente indicanti “il rosso il valore, l’ardire ed
serpente emblema del buon governo, o di Piero Guelfi il coraggio, (…) l’azzurro l’amor patrio e la fedeltà”.
Camajani, per il quale il serpente, quando è imbeccato, Un’interpretazione “interna” del significato di questi
calpestato, morso (quindi, per estensione, anche quando smalti ci viene offerta anche dal Gen. Niccolò Mirenna
è stretto dalla mano), è il nemico e la mano raffigura il (64° Vice Comandante Generale, nel 1991), che in un
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 37