Page 37 - Notiziario 2017-5
P. 37

PAGINE DI STORIA













            nella modifica del 1952 diventerà una branca di leone -
            vale  la  pena  spendere  qualche  parola,  anche  perché
            nelle varie elaborazioni degli stemmi sono state avanzate
            interpretazioni  del  significato  di  questa  figura  non
            sempre coincidenti o univoche. Il serpente è presente
            come  simbolo  di  potere,  di  autorità  e,  talvolta,  di
            saggezza sin dall’antichità: come non ricordare il passo
            della Bibbia (Esodo 4:1-4) in cui Mosè presso il roveto
            ardente incontra il Signore e, ancora, la presenza presso
            gli Egizi (sulla corona dei Faraoni, ad esempio) o presso
            i Sumeri, i Babilonesi, gli Aztechi fino ai Greci (nell’im-
            magine di Ermes e di Asclepio), per comparire infine nel
            pastorale dei vescovi ortodossi ed orientali, in cima al
            quale due serpenti si guardano. Goffredo di Crollalanza
            attribuisce  all’immagine  il  significato  di  prudenza,  di
            cautela e buon governo (citando il Ginanni), ricordando
            anche  le  Sacre  Scritture  (così  nel Vangelo  di  Matteo
            10,16-18:  “siate  dunque  prudenti  come  i  serpenti”).
            Guelfo Guelfi Camajani, invece, oltre al significato della  DECRETO DEL P.D.R. DI CONCESSIONE
            prudenza  aggiunge  quello  di  “grave  fatica  per  cosa  DEL SECONDO STEMMA ARALDICO (27 DICEMBRE 1952)
            ottenuta con difficoltà”. Piero Guelfi Camajani, invece,
            lo definisce come emblema di astuzia, di dominio, di    comando.  L’azzurro  e  il  rosso  (ma  anche  l’argento)
            eternità ed anche di prudenza, precisando che, oltre ad  sono i colori tradizionali dell’Arma dei Carabinieri: sin
            essere  il  simbolo  della  medicina,  esso  simboleggia  il  dal primo Regolamento delle uniformi del 1814 (Deter-
            nemico, il tradimento, il vizio, specie quando è rappre-  minazione Sovrana del 9 agosto 1814), venne stabilito
            sentato calpestato o nel becco di altri animali.        che esse fossero di panno color turchino, con colletto e
            La mano, per di Crollalanza, rappresenta la forza e il  paramani bleu celesti, risvolti e cravatta rossa. Anche il
            coraggio,  mentre  Piero  Guelfi  Camajani  ne  assume  Regolamento  del  23  febbraio  1832,  che  definiva  la
            anche il significato di comando. L’interpretazione della  nuova foggia delle divise dei carabinieri, venne modificato
            mano  che  stringe  il  serpente  dello  stemma  del  1935,  l’anno  seguente,  con  le  Regie  Determinazioni  del  25
            come riportata nella domanda di concessione fatta al    giugno 1833, che stabilirono il rosso e il blu quali colori
            Capo del Governo e nella seguente relazione araldica,   del  pennacchio  dei  Carabinieri.  Nello  studio  storico-
            con riferimento alle “specifiche attribuzioni professionali,  araldico dello stemma del 1952, allegato alla domanda
            attraverso  la  lotta  contro  il  male” potrebbe,  quindi,  di concessione (che analizzeremo oltre), si fa riferimento
            ritenersi derivante dall’interpretazione del di Crollalanza,  a tali smalti poiché appartenenti per tradizione all’Arma
            per il quale la mano è simbolo di forza stringente e il  e araldicamente indicanti “il rosso il valore, l’ardire ed
            serpente emblema del buon governo, o di Piero Guelfi    il coraggio, (…) l’azzurro l’amor patrio e la fedeltà”.
            Camajani, per il quale il serpente, quando è imbeccato,  Un’interpretazione “interna”  del  significato  di  questi
            calpestato, morso (quindi, per estensione, anche quando  smalti ci viene offerta anche dal Gen. Niccolò Mirenna
            è stretto dalla mano), è il nemico e la mano raffigura il  (64° Vice Comandante Generale, nel 1991), che in un




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 37
   32   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42