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PAGINE DI STORIA




                Lo stemma attuale


                      “ è il risultato


                       del recupero                                 come sopra già illustrato, per adeguare i nastri alle de-

                                                                    corazioni ricevute. Nel gennaio seguente, con il D.P.R.
               di tutti gli elementi                                del giorno 19, venne concesso il nuovo stemma.
                                                                    In ossequio alla cosiddetta “riforma Cossiga”, lo Stato

                  succedutisi nella                                 Maggiore  Esercito  il  9  febbraio  1987  emanava  la
                                                                    Circolare n.121 che, “nel quadro di un riordino generale
                                                                    dell’araldica militare, sollecitato dalla Presidenza della
                  vicenda araldica                                  Repubblica”,  disponeva  la  rivisitazione  degli  stemmi
                                                                    secondo diversi criteri.

               dell'Arma innestati                                  Ecco quindi la revisione dello stemma dell’Arma, fatta
                                                                    nel 1989, la cui nuova blasonatura è declinabile come
                                                                    di seguito indicato:
                    in un percorso                                  − scudo: tagliato; nel primo d'azzurro alla branca di
                                                                    leone d'oro movente dal fianco destro dello scudo e

                 araldico rigoroso                                  stringente un serpente al naturale volto a sinistra; nel
                                                                    secondo  di  rosso  alla  quercia  sradicata  d'argento.  Il
                                                                    tutto abbassato al capo d'oro;
                   e in un modello                                  − corona: turrita;
                                                                    − ornamenti: lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata
                              grafico                               sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità
                                                                    rivolta verso l'alto, riportante il motto: “NEI SECOLI

                     più armonico”                                  FEDELE”;
                                                                    −  onorificenza:  accollata  alla  punta  dello  scudo  con
                                                                    l'insegna  pendente  al  centro  del  nastro  con  i  colori
                                                                    della stessa. Nastri rappresentativi delle ricompense al
             delle  dispense  del  G.M.  di  prossima  pubblicazione”.  Valore: annodati nella parte centrale non visibile della
             L’Ufficio Araldico, pertanto, elaborava la sua relazione  corona  turrita,  scendenti  svolazzanti  in  sbarra  ed  in
             scrivendo al Presidente della Repubblica che “non pre-  banda dal punto predetto, passando dietro la parte su-
             sentando la richiesta anormalità araldiche, si è dell’avviso  periore dello scudo.
             che la domanda possa essere accolta. Ciò premesso si   Dal punto di vista giuridico è singolare che la modifica
             allega per la firma, ove nulla osti, il relativo decreto di  dello stemma, concesso nel 1977 con decreto del Presi-
             concessione”.                                          dente della Repubblica, così come per i precedenti, non
             Nel  dicembre  del  1976  il  Comandante  Generale  dei  venga sancita con provvedimento normativo di analogo
             Carabinieri,  Gen.  Enrico  Mino,  per  il  tramite  dello  livello. Nella premessa del D.P.R. del 21 maggio 2002,
             Stato Maggiore Esercito, inoltrava le rituali domande  con cui viene accordato l’emblema attuale, viene indicata,
             al Capo dello Stato ed al Presidente del Consiglio per  infatti,  “la  domanda  con  la  quale  il  Comandante
             modificare  lo  stemma  araldico.  Come  già  detto,  lo  Generale dell’Arma dei Carabinieri chiede la sostituzione
             stemma  venne  rivisitato  senza  modifiche  delle  pezze  dello stemma conseguito da quell’arma con D.P.R. 19
             onorevoli e delle figure, se non dal punto di vista della  gennaio 1977” (n.d.r. nella domanda al Signor Presidente
             “grafica”; sugli ornamenti esterni, invece, si intervenne,  della Repubblica, a firma del Comandante Generale il




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 41
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