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CRONACHE DI IERI
LA BANDA
BAIAMONTE
di SIMONA GIARRUSSO
uando, il 22 marzo del 1944, gli necessario l’intervento dell’Esercito e il Giudice Istrut-
uomini dell’Ufficio Interprovinciale tore Militare del capoluogo siciliano emise un mandato
di P.S. arrestarono Vincenzo Baia- di cattura per “insurrezione contro i poteri dello
Qmonte, suo fratello Serafino e Giu- Stato”.
seppe Manzullo, a Burgio tutti
pensarono che l’ondata di delitti L’UCCISIONE DEL CARABINIERE FIGUCCIO
che aveva scosso il piccolo borgo perso nelle campagne L’11 febbraio del 1946, su disposizione dell’Ispettorato
dell’agrigentino fosse cessata per sempre. I tre erano Generale di P.S. per la Sicilia, nella zona di Corleone
infatti accusati di reati gravissimi: tentato omicidio, furono istituiti numerosi posti di blocco per la cattura
rapina aggravata, porto e detenzione abusiva di armi degli elementi della banda. In particolare ne venne
da guerra. La pace non avrebbe avuto lunga durata. predisposto uno in località “Belvedere”, a circa mille
Il pomeriggio del 9 aprile corse notizia che trentasette metri dall’abitato in direzione sud-est, all’incrocio
detenuti erano evasi dal carcere giudiziario di Sciacca. degli stradali Corleone-Agrigento e Corleone-Sambuca
Dieci di essi vennero immediatamente intercettati e di Sicilia. Furono impiegati nove carabinieri del Bat-
ricondotti in cella, gli altri ventisette rimasero latitanti. taglione Mobile di Bari, un Sottufficiale della Stazione
Tra di loro vi erano proprio i fratelli Baiamonte che, di Palermo Pretoria, un Appuntato della Stazione di
insieme a molti altri compaesani, costituirono una Corleone con funzione di guida e trentaquattro alpini,
vera e propria banda che iniziò a scorrazzare in armi provenienti dal Reggimento Garibaldi – Battaglione
per le campagne. Aosta di Palermo. Ai militari dell’Arma fu affidato
L’anno seguente, il 19 marzo, i banditi si spinsero l’incarico del controllo degli automezzi e dei viandanti.
fino alle porte di Palermo, assediando Palazzo Adriano, Agli alpini quello di dare manforte all’occorrenza. A
occupando e devastando gli uffici pubblici. Si rese ridosso del bivio, in un tratto collinoso, furono
26 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II