Page 23 - Notiziario 2017-5
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CRONACHE DI IERI




                                               Si pensò che il


                                              latitante avesse



            di coscienza o soltanto         potuto inscenare                                 per le autorità e per tutta
            perché  non  volesse  es-                                                        la  popolazione,  la  tragica
            sere catturato, ormai fe-                                                        morte del giovane Carabi-
            rito e senza scampo, Ce-    il suicidio lasciando                                niere De Lunardi provocò
            lio Pace, all’epilogo della                                                      tristezza  e  profonda  com-
            suicidò con una fucilata, cadere nel burrone                                     mozione.  Nato  nel  1909
            sua  follia  criminale,  si
                                                                                             nella  vicina  Pedavena,  in
            cadendo  poi  nel  sotto-                                                        provincia  di  Belluno,  De
            stante burrone.                      un fantoccio                                Lunardi avrebbe compiuto
            Pur avendo osservato il                                                          21 anni il successivo 27 lu-
            volo del corpo del ban-    per attirare i militari                               glio. Il Cav. Mario Scotogni,
            dito con un binocolo, il                                                         podestà  di  Trento,  fece
            Tenente Salafia, non po-         in una micidiale                                stampare e affiggere per la
            tendo  escludere  che  il                                                        città  un  manifesto  in  cui
            Pace  avesse  potuto  in-                                                        era  possibile  leggere:  “La
            scenare  il  suicidio  per                trappola                               commozione della giovane
            indurre i militari ad av-                                                        esistenza  troncata  cede  il
            vicinarsi  alla  sua  tana,                                                      posto al sentimento di am-
            così da attirarli in una trappola micidiale, dispose    mirazione per lo spirito di sacrificio e per il fulgido
            di non intervenire subito, almeno finchè non fosse      esempio dato da lui e suggellato col sangue”.
            stato  accertato  in  fondo  al  burrone  che  non  si  La camera ardente allestita presso la sede della Di-
            trattasse di una sagoma o di un pupazzo.                visione di Trento venne invasa dai cittadini.
            Nel tardo pomeriggio l’ufficiale raggiunse a valle il   Il giorno dei funerali il suo feretro venne condotto
            punto in cui si ipotizzava potesse essere precipitato   prima  a  spalla  da  sei  carabinieri  e  poi  su  di  un
            il cadavere del latitante. Dopo alcune ore di ricerche  carro militare, avvolto nel Tricolore e sormontato
            alle quali prese parte anche il medico condotto di      dalla corona floreale inviata dal Capo del Governo.
            Castel Tesino, verso le diciotto, fu scoperto il corpo  Al corteo funebre e alla solenne cerimonia religiosa
            del suicida.                                            presero parte le autorità civili e militari del presidio
            Il cadavere, oltre alla ferita suicidaria alla mandibola,  e la stessa folla che aveva già fatto visita alla camera
            presentava anche altre ferite d’arma da fuoco, ri-      ardente:  era  la  dimostrazione  della  commozione
            conducibili probabilmente allo scontro armato del       ma anche dell’affetto provato per l’Arma.
            giorno precedente avuto con il Brigadiere Penzin e      Il  Comando  della  Divisione  Militare  di  Bolzano,
            il Carabiniere De Lunardi.                              con un Ordine del Giorno, e il Prefetto di Trento,
            Le successive attività di ispezione del covo del par-   con un vibrante telegramma, rimarcarono l’azione
            ricida  permisero  di  rinvenire  un  fucile  austriaco  del Brigadiere Penzin e del Carabiniere De Lunardi
            macchiato di sangue, qualche chilo di polenta e di      che,  successivamente  e  unitamente  al  Brigadiere
            riso, una piccola pentola e tre cartucce inesplose.     Francesco Dainese, al Vice Brigadiere Giovanni Ci-
            Sul cadavere vennero rinvenuti due rasoi e un gri-      miotti e al Carabiniere Annunziato Ferronato, furono
            maldello. Seppur la fine del pericoloso ricercato, la   ricompensati  con  l’encomio  solenne  concesso  dal
            cui latitanza era durata quasi un mese, fu un sollievo  Comando Generale. Il particolare eroismo dimostrato




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 23
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