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CRONACHE DI IERI
Si pensò che il
latitante avesse
di coscienza o soltanto potuto inscenare per le autorità e per tutta
perché non volesse es- la popolazione, la tragica
sere catturato, ormai fe- morte del giovane Carabi-
rito e senza scampo, Ce- il suicidio lasciando niere De Lunardi provocò
lio Pace, all’epilogo della tristezza e profonda com-
suicidò con una fucilata, cadere nel burrone mozione. Nato nel 1909
sua follia criminale, si
nella vicina Pedavena, in
cadendo poi nel sotto- provincia di Belluno, De
stante burrone. un fantoccio Lunardi avrebbe compiuto
Pur avendo osservato il 21 anni il successivo 27 lu-
volo del corpo del ban- per attirare i militari glio. Il Cav. Mario Scotogni,
dito con un binocolo, il podestà di Trento, fece
Tenente Salafia, non po- in una micidiale stampare e affiggere per la
tendo escludere che il città un manifesto in cui
Pace avesse potuto in- era possibile leggere: “La
scenare il suicidio per trappola commozione della giovane
indurre i militari ad av- esistenza troncata cede il
vicinarsi alla sua tana, posto al sentimento di am-
così da attirarli in una trappola micidiale, dispose mirazione per lo spirito di sacrificio e per il fulgido
di non intervenire subito, almeno finchè non fosse esempio dato da lui e suggellato col sangue”.
stato accertato in fondo al burrone che non si La camera ardente allestita presso la sede della Di-
trattasse di una sagoma o di un pupazzo. visione di Trento venne invasa dai cittadini.
Nel tardo pomeriggio l’ufficiale raggiunse a valle il Il giorno dei funerali il suo feretro venne condotto
punto in cui si ipotizzava potesse essere precipitato prima a spalla da sei carabinieri e poi su di un
il cadavere del latitante. Dopo alcune ore di ricerche carro militare, avvolto nel Tricolore e sormontato
alle quali prese parte anche il medico condotto di dalla corona floreale inviata dal Capo del Governo.
Castel Tesino, verso le diciotto, fu scoperto il corpo Al corteo funebre e alla solenne cerimonia religiosa
del suicida. presero parte le autorità civili e militari del presidio
Il cadavere, oltre alla ferita suicidaria alla mandibola, e la stessa folla che aveva già fatto visita alla camera
presentava anche altre ferite d’arma da fuoco, ri- ardente: era la dimostrazione della commozione
conducibili probabilmente allo scontro armato del ma anche dell’affetto provato per l’Arma.
giorno precedente avuto con il Brigadiere Penzin e Il Comando della Divisione Militare di Bolzano,
il Carabiniere De Lunardi. con un Ordine del Giorno, e il Prefetto di Trento,
Le successive attività di ispezione del covo del par- con un vibrante telegramma, rimarcarono l’azione
ricida permisero di rinvenire un fucile austriaco del Brigadiere Penzin e del Carabiniere De Lunardi
macchiato di sangue, qualche chilo di polenta e di che, successivamente e unitamente al Brigadiere
riso, una piccola pentola e tre cartucce inesplose. Francesco Dainese, al Vice Brigadiere Giovanni Ci-
Sul cadavere vennero rinvenuti due rasoi e un gri- miotti e al Carabiniere Annunziato Ferronato, furono
maldello. Seppur la fine del pericoloso ricercato, la ricompensati con l’encomio solenne concesso dal
cui latitanza era durata quasi un mese, fu un sollievo Comando Generale. Il particolare eroismo dimostrato
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 23