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CRONACHE DI IERI
Durante le battute
furono rinvenuti, in
vari anfratti nascosti Per consentire alla Stazione di Pieve Tesino di condurre
le ricerche con maggiore incisività, dal 9 maggio il
da grosse pietre, un reparto venne rinforzato con ulteriore personale, per
un numero complessivo di ventisei militari e le ope-
razioni di ricerca del Pace furono affidate direttamente
sacco di farina e uno prima dal Tenente Luigi Chiapparo, proveniente
dalla Tenenza di Trento Interna, e poi dal Tenente
di riso, un barattolo di Luigi Salafia, comandante della Tenenza di Borgo
Valsugana.
Furono predisposti continui appiattamenti nei punti
caffè e cartucce di obbligati di passaggio e nei vari casolari che sorgevano
al limite dei boschi.
fucile,certamente Il 18 maggio la pattuglia composta dal Brigadiere
Alberto Penzin, dal Vice Brigadiere Giovanni Cimiotti
appartenuti al fuggiasco e dal Carabiniere Albino De Lunardi, in località For-
cella, tra Cima Presa e Cima Lasta, a 1500 metri di
quota, notò una grossa pietra appoggiata su una
parete dietro cui venne scoperto un anfratto. Esplo-
rando con cautela il piccolo pertugio i militari rin-
battute, il 6 maggio vennero finalmente a contatto vennero un sacchetto con alcuni chili di farina, uno
con il latitante che, nel bosco della frazione di Cinte contenente del riso e, ancora più all’interno della
Tesino, accortosi di essere stato scoperto, esplose piccola grotta, nascoste sotto un cuscino, in una
alcuni colpi di fucile all’indirizzo della pattuglia che sacca, trentuno cartucce per fucile.
gli stava andando incontro. Il capo pattuglia, alla luce di quella scoperta e nella
Un componente di quella pattuglia, l’Appuntato Pa- considerazione che soltanto pochi giorni prima aveva
squale Licastro, rispose al fuoco ferendo il Pace che rinvenuto, in un altro anfratto simile in quei paraggi,
però, favorito dalla folta boscaglia, riuscì ancora un barattolo di caffè, dedusse che il ricercato dovesse
una volta a dileguarsi. nascondersi proprio nella zona di bosco che stavano
Le prime attività di ricerca del parricida fecero emer- battendo.
gere come i suoi movimenti avessero un raggio Prima di riprendere le ricerche furono sequestrate le
d’azione molto ampio, essendo state rinvenute tracce cartucce, ma lasciati al loro posto gli alimenti e il cu-
del suo passaggio sia nei boschi del Monte Lepre, a scino, e fu anche riposizionato il grosso masso che
nord del comune di Strigno, che in quelli dei comuni celava l’ingresso del nascondiglio.
di Grigno e Pieve Tesino. La particolare conformazione Il giorno seguente una bufera di neve costrinse i
di quel territorio inoltre, connotato da fitta vegetazione militari a interrompere il pattugliamento dei boschi
boschiva, irregolarità del terreno e dalla presenza di ma, già dalla notte successiva, il miglioramento delle
numerosi anfratti naturali e rifugi costituiti dai cam- condizioni metereologiche consentì ai carabinieri,
minamenti e dalle trincee utilizzate durante la guerra, ormai convinti di essere molto vicini alla cattura del
favoriva l’intento di chiunque avesse voluto far malvivente, di riprendere le ricerche.
perdere le proprie tracce. Così il comandante della Stazione di Pieve Tesino,
20 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II