Page 20 - Notiziario 2017-5
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CRONACHE DI IERI




                 Durante le battute


               furono rinvenuti, in



               vari anfratti nascosti                               Per consentire alla Stazione di Pieve Tesino di condurre
                                                                    le ricerche con maggiore incisività, dal 9 maggio il
                da grosse pietre, un                                reparto venne rinforzato con ulteriore personale, per
                                                                    un numero complessivo di ventisei militari e le ope-
                                                                    razioni di ricerca del Pace furono affidate direttamente
               sacco di farina e uno                                prima  dal  Tenente  Luigi  Chiapparo,  proveniente
                                                                    dalla Tenenza di Trento Interna, e poi dal Tenente
             di riso, un barattolo di                               Luigi  Salafia,  comandante  della  Tenenza  di  Borgo
                                                                    Valsugana.
                                                                    Furono predisposti continui appiattamenti nei punti
                 caffè e cartucce di                                obbligati di passaggio e nei vari casolari che sorgevano

                                                                    al limite dei boschi.
                 fucile,certamente                                  Il  18  maggio  la  pattuglia  composta  dal  Brigadiere
                                                                    Alberto Penzin, dal Vice Brigadiere Giovanni Cimiotti

            appartenuti al fuggiasco                                e dal Carabiniere Albino De Lunardi, in località For-
                                                                    cella, tra Cima Presa e Cima Lasta, a 1500 metri di
                                                                    quota,  notò  una  grossa  pietra  appoggiata  su  una
                                                                    parete dietro cui venne scoperto un anfratto. Esplo-
                                                                    rando con cautela il piccolo pertugio i militari rin-
            battute, il 6 maggio vennero finalmente a contatto      vennero un sacchetto con alcuni chili di farina, uno
            con il latitante che, nel bosco della frazione di Cinte  contenente  del  riso  e,  ancora  più  all’interno  della
            Tesino,  accortosi  di  essere  stato  scoperto,  esplose  piccola  grotta,  nascoste  sotto  un  cuscino,  in  una
            alcuni colpi di fucile all’indirizzo della pattuglia che  sacca, trentuno cartucce per fucile.
            gli stava andando incontro.                             Il capo pattuglia, alla luce di quella scoperta e nella
            Un componente di quella pattuglia, l’Appuntato Pa-      considerazione che soltanto pochi giorni prima aveva
            squale Licastro, rispose al fuoco ferendo il Pace che   rinvenuto, in un altro anfratto simile in quei paraggi,
            però,  favorito  dalla  folta  boscaglia,  riuscì  ancora  un barattolo di caffè, dedusse che il ricercato dovesse
            una volta a dileguarsi.                                 nascondersi proprio nella zona di bosco che stavano
            Le prime attività di ricerca del parricida fecero emer-  battendo.
            gere  come  i  suoi  movimenti  avessero  un  raggio    Prima di riprendere le ricerche furono sequestrate le
            d’azione molto ampio, essendo state rinvenute tracce    cartucce, ma lasciati al loro posto gli alimenti e il cu-
            del suo passaggio sia nei boschi del Monte Lepre, a     scino, e fu anche riposizionato il grosso masso che
            nord del comune di Strigno, che in quelli dei comuni    celava l’ingresso del nascondiglio.
            di Grigno e Pieve Tesino. La particolare conformazione  Il  giorno  seguente  una  bufera  di  neve  costrinse  i
            di quel territorio inoltre, connotato da fitta vegetazione  militari a interrompere il pattugliamento dei boschi
            boschiva, irregolarità del terreno e dalla presenza di  ma, già dalla notte successiva, il miglioramento delle
            numerosi anfratti naturali e rifugi costituiti dai cam-  condizioni  metereologiche  consentì  ai  carabinieri,
            minamenti e dalle trincee utilizzate durante la guerra,  ormai convinti di essere molto vicini alla cattura del
            favoriva  l’intento  di  chiunque  avesse  voluto  far  malvivente, di riprendere le ricerche.
            perdere le proprie tracce.                              Così il comandante della Stazione di Pieve Tesino,




            20  NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II
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