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CRONACHE DI IERI
un colpo di fucile del Raggiunto dalle notizie
Pace. Dapprima ritrat- di quanto stava acca-
tosi per ripararsi, ben- dendo in alta quota,
chè ferito, il carabi- il Tenente Salafia fece
niere ebbe la forza immediato ritorno a
di sporgersi nuova- Pieve Tesino riassu-
mente ed esplodere mendo in prima per-
tre colpi con il pro- sona la direzione di
prio moschetto verso IL CARABINIERE quella che era dive-
il rifugio del latitante. ALBINO DE LUNARDI nuta una vera e pro-
Il venir meno delle forze pria caccia all’uomo.
lo indusse a lasciare il Il Brigadiere Penzin si
moschetto al brigadiere a diresse verso la frazione
cui rivolse le sue ultime pa- Ospedaletto del comune di
role: «Brigadiere, per me è fi- Strigno, nella valle, per recu-
nita. Nel moschetto ci sono ancora perare il corpo del povero Cara-
tre colpi che valgono oro. Continui biniere De Lunardi e, nel pomeriggio,
lei, mi saluti la famiglia». Esanime si si recarono sul posto anche il Tenente
accasciò scivolando prima lungo il crinale e precipi- Colonnello Giuseppe Dezio, comandante della Divi-
tando poi nel burrone, profondo oltre cinquecento sione di Trento(il Comando Provinciale dell’epoca),
metri. Vano fu il tentativo del sottufficiale di trattenere il Questore Salvatore Montanari, il Tenente Salafia
lo sfortunato carabiniere per un piede. Le sue mani ed anche il Pretore, Dr. Strigno, e il Console della
non riuscirono a stringere lo scarpone, reso viscido Milizia Guido Larcher.
dalla neve e dal fango. Il Comandante della Divisione dispose che fossero
Quel che accadde confermò al Penzin che si trovava inviati di rinforzo altri quindici carabinieri e, di con-
ad affrontare un uomo spietato e senza scrupoli. certo con il Console Larcher, comandante della 41ª
Seppur turbato il brigadiere non perse il proprio Legione della MVSN, anche trenta camicie nere al
sangue freddo e subito intraprese uno scambio di comando di un seniore e tre capimanipolo. Vennero
colpi con l’omicida, il quale, particolarmente preciso, integrati i posti di sbarramento già in atto e altri ne
lo sfiorò alla manica sinistra della giubba. furono predisposti avvalendosi del personale della
Durante il conflitto a fuoco un grido di dolore pro- milizia.
veniente dall’altro lato del masso fece intendere al Trascorsa la notte, al mattino seguente, valutata
sottufficiale di essere riuscito a colpire il Pace. Ap- l’impossibilità di raggiungere in sicurezza il na-
profittando del particolare momento il brigadiere scondiglio del latitante inerpicandosi sul ripido e
riuscì a ripercorrere a ritroso il sentiero e a sparare innevato costone a causa della posizione dominante
un colpo in aria per attirare l’attenzione delle altre dalla quale il bandito avrebbe potuto colpire a
pattuglie. morte chiunque, si pensò di far ricorso ai cani e si
Un carabiniere era morto, ma oramai il nascondiglio ipotizzò persino di stanarlo con il fumo.
del latitante era stato individuato ed accerchiato da Inaspettatamente però, verso le undici di quel 21
tutti i militari che presidiavano quel pezzo di montagna. maggio, non si saprà mai se perché preso dal rimorso
22 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II