Page 21 - Notiziario 2017-5
P. 21

CRONACHE DI IERI




                                                                      Il Brigadiere Penzin


                                                                            e il Carabiniere



            Maresciallo Capo Dionigio Corbella, che stava so-
            stituendo il Tenente Salafia impegnato temporanea-      De Lunardi seguirono
            mente a Trento, dispose un servizio di appiattamento
            in una galleria scavata in tempo di guerra e contem-             le tracce lungo
            poraneamente  l’attuazione  di  sei  dispositivi  per  lo
            sbarramento di altrettanti varchi, considerate vie di        il camminamento
            fuga dalla zona della Forcella e Cima Lasta.
            Per il servizio di appiattamento volontariamente si
            offrirono il Brigadiere Penzin, il Vice Brigadiere Ci-               sul costone
            miotti, il Carabiniere De Lunardi e il parigrado An-
            nunziato Ferronato. Per il controllo dei varchi furono         della montagna.
            invece impiegati quindici carabinieri coordinati dal
            Brigadiere Francesco Dainese mentre, il Comandante
            della Stazione con un militare, si appostò in un altro       Erano vicinissimi
            punto di Cima Lasta.
            Alle due di notte ogni carabiniere era al posto asse-    al pericoloso latitante
            gnatogli. Il freddo era pungente, ma la tensione pro-
            vocata dall’aspettativa di imbattersi nell’omicida, di-
            straeva dal disagio causato dal gelo.
            Col  favore  delle  prime  luci  dell’alba  il  Brigadiere  era quella giusta ma occorreva essere cauti e prestare
            Penzin notò delle tracce su un camminamento naturale,   la massima attenzione.
            largo appena un metro, che correva lungo la costa       I due militari giunsero davanti ad un grosso masso
            del monte che va da Cima Presa a Cima Lasta.            che ostruiva il passaggio e la visuale; la neve rendeva
            Lasciato a presidio della galleria il Carabiniere Fer-  pericoloso sporgersi o arrampicarsi anche soltanto
            ronato,  i  militari  iniziarono  a  seguire  le  tracce  sul  per osservare oltre ma il De Lunardi, pur consapevole
            sentiero. In un punto le orme sul terreno sembravano    del  rischio,  chiese  al  suo  superiore  di  passare  per
            dividersi: alcune continuavano lungo il camminamento,   primo.  Penzin,  raccomandandosi  con  il  sottoposto
            che diventava sempre più impervio, altre si inerpica-   affinchè  usasse  ogni  cautela,  facendo  affidamento
            vano in un passaggio che conduceva alla sommità         sul fatto che questi indossava le calzature particolar-
            della montagna.                                         mente  adatte  per  quel  terreno  scivoloso,  lo  lasciò
            Il Vice Brigadiere Cimiotti decise di seguire le tracce  passare avanti. Mentre il De Lunardi passava affianco
            che portavano in vetta mentre il Brigadiere Penzin e    al Penzin sussurrò al superiore: «Brigadiere qui c’è
            il  Carabiniere  De  Lunardi  continuarono  lungo  il   un angolo che puzza di pace, sento che lo abbiamo
            ripido crinale roccioso e, dopo circa un centinaio di   vicino». Alle ulteriori raccomandazioni del sottufficiale
            passi, inciamparono in un cuscino che il Penzin rico-   aggiunse: «con un amico come questo non si teme!»
            nobbe essere quello già rinvenuto due giorni prima      e  mentre  pronunciava  quelle  parole  accarezzava  e
            nel  nascondiglio  di  Celio  Pace.  Il  bandito  dunque,  baciava il moschetto che aveva fra le mani.
            non avendo più trovato le sue munizioni sotto quel      Quel  presentimento  di  essere  vicini  al  bandito  si
            cuscino, doveva di certo aver realizzato che i carabinieri  pavesò  realtà  nel  momento  stesso  in  cui,  sportosi
            gli  erano  oramai  molto  vicini.  La  pista  imboccata  oltre la roccia, De Lunardi veniva colpito al petto da




                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 21
   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26