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Nell’agonia dell’acqua la crisi dell’uomo


               e particolarità, si arresta impotente ai confini dell’esistenza, fermo sulla

         FOCUS  invalicabile frontiera del “mistero”, lontano da quei semi sconosciuti
               che celano nell’eternità l’origine ed il fine della “Creazione”.
                  L’uomo, tuttavia, sa riconoscere il bene ed il male. La sapienza uma-
               na è scolpita nella indistruttibile coscienza cosmica dove sono incisi i
               codici che guidano e regolano la vita: la continuità della specie, la supe-
               riorità della comunità sull’individuo, la prevalenza della vita sulla morte,
               la moralità e l’immoralità di un’azione.
                  Eppure l’uomo moderno, così “civile”, così “colto”, così “sapiente”,
               sta massacrando, oltre che i propri simili, l’intero pianeta sul quale abita
               e sul quale dovrebbe dimorare l’umanità futura, frutto dell’amore e del
               desiderio struggente di immortalità.
                  Eppure l’uomo moderno sta consumando, avvelenando e dilapidan-
               do, con tragica ingordigia, tutte le risorse planetarie generate per nutrir-
               lo, esaurendo così ricchezze comuni che tuttavia non gli appartengono
               perché patrimonio destinato in eredità ai suoi figli, accumulato per ga-
               rantire la sopravvivenza dell’intera umanità.
                  La più tragica, sistematica e sciagurata distruzione viene perpetrata
               nei confronti di uno dei beni più preziosi ed essenziali: l’acqua. La vita
               dell’intera umanità e l’esistenza di ogni singolo essere vivente sono le-
               gate alla vita e all’esistenza dell’acqua, così l’aria che respiriamo, la terra
               che calpestiamo, il cibo che ci alimenta; così le cellule del nostro corpo,
               le fibre delle piante, le molecole dei minerali, gli atomi dei cristalli.
                  Ma il “progresso”, inesorabile, non si ferma. In un pianeta martoria-
               to dall’incoscienza e dall’egoismo umano, saccheggiato dal cinismo e
               dalla cupidigia, l’acqua sempre più impoverita, inquinata e malata, da
               ricchezza e medicina sta trasformandosi in miseria e veleno. Perché?
               Qual’è la causa prima di questa devastazione che sta provocando rischi
               mortali per il pianeta Terra e per tutti i suoi abitanti? Cause storiche,
               politiche, sociali, ambientali, demografiche, scientifiche? Certamente.
               Ma non bastano a spiegare la folle accelerazione raggiunta in questi ul-
               timi decenni nella distruzione del patrimonio idrico mondiale.
                  In soli trent’anni le risorse idriche pro capite sono diminuite del 40
               per cento. Scienziati ed esperti lanciano un drammatico allarme: nel
          Anno
               2025 oltre tre miliardi di persone non potranno avere alcuna disponibi-
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