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Più risorse al Corpo forestale dello Stato nella lotta agli incendi


               Lombardia e Valle d’Aosta sono state particolarmente colpite dagli in-

         FOCUS  cendi invernali. Il Piemonte, con 1.192 ettari di superficie boscata bru-
               ciata, ha superato la Campania (1.177 ettari) che è stata, comunque, la
               terza regione in ambito nazionale per numero di incendi.
                  Particolare attenzione merita la Valle d’Aosta, cui spetta il primato
               negativo di avere registrato la maggiore superficie media per incendio,
               pari a 27 ettari, mentre il numero complessivo di eventi è risultato poco
               diverso dagli altri anni (12).
                  Ciò è riconducibile a due incendi particolari, sviluppatisi in un’unica
               giornata, il 12 marzo, entrambi favoriti da una persistente siccità inver-
               nale e primaverile. Il primo incendio, innescatosi nei comuni di Saint-
               Denis e Châtillon, ha assunto subito particolare rilievo a causa del for-
               tissimo vento caldo, che ha favorito il veloce avanzamento del fronte
               del fuoco e il superamento di forti dislivelli. Il secondo evento, divam-
               pato in ore notturne e quasi sicuramente di origine dolosa, ha interessa-
               to i comuni di Nus e Verrayes ed ha devastato, con un violento fuoco di
               chioma, una pineta di 160 ettari. Il vento caldo, anche in questo caso, ha
               aggravato la situazione, favorendo lo sviluppo di focolai secondari, con
               un effetto spotting anche a distanze di 500 metri. L’incendio, durato cin-
               que giorni, si è chiuso con un bilancio di 257 ettari, di cui più di 217 bo-
               scati, configurandosi come uno dei più gravi mai verificatosi in Valle
               d’Aosta.
                  Nelle sole giornate del 12 e del 13 marzo i due incendi hanno percor-
               so 315 ettari, di cui circa 170 boscati, quasi completamente distrutti dal-
               le fiamme.
                  Anche la Sicilia e la Liguria si sono caratterizzate per l’elevata super-
               ficie media per incendio, risultata di 12 ettari in entrambe le regioni.
                  L’anno precedente erano state la Sicilia (17,7 ettari), la Sardegna
               (16,2 ettari) e l’Abruzzo (10,5 ettari) le regioni nelle quali ciascun incen-
               dio aveva avuto una estensione media maggiore.
                  Nel 2005 la Valle d’Aosta ha registrato il minor numero di incendi
               (12), il Veneto le minori superfici bruciate, sia boscate (6 ettari) che to-
               tali (31 ettari).
                  Nel 2004 la regione meno colpita dagli incendi era stata il Veneto, sia
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               per numero (12) che per superfici interessate (5 ettari).
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