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L’attività del Corpo forestale nel monitoraggio delle aree forestali percorse dal fuoco


            giudiziaria a corredo di altri atti (verbali di operazioni eseguite, verbali
            di repertazione, ecc.), il rilievo mantiene nel tempo le proprie dimensio-  FOCUS
            ni e forme così come assunte nell’atto irripetibile eseguito e definito
            dalla data e dall’ora dell’esecuzione del rilievo; al pari di un rilievo foto-
            grafico, esso cartografa la situazione post-evento identificandone lo svi-
            luppo e le conseguenze sul terreno in formato topografico digitale.
               Quale base cartografica per la successiva redazione, da parte dei
            Comuni, degli atti amministrativi del Catasto delle aree percorse dal fuoco
            (L. 353/2000), questo rilievo potrà divenire oggetto di importazione negli
            strumenti urbanistici dei Comuni, purché i Comuni stessi si facciano cari-
            co delle operazioni di confronto dei dati acquisiti dal Corpo forestale del-
            lo Stato per le proprie attività istituzionali e con i propri parametri di qua-
            lità, con gli standard qualitativi di restituzione cartografica che i Comuni si
            siano, eventualmente, già imposti per soddisfare le proprie esigenze locali.
               Si sottolinea che, in ordine alla definizione del “bordo” dell’incendio ed
            a maggiore garanzia della inequivocabilità della eventuale assegnazione
            delle aree perimetrate alle differenti classi di vincolabilità penale e ammini-
            strativa, è stato disposto che il rilievo dell’area incendiata venga effettuato
            dal Corpo forestale dello Stato, sia strumentalmente che non strumental-
            mente, avendo quale riferimento il limite più interno del bordo dell’incen-
            dio ovvero sempre nella condizione di maggior favore per il cittadino.


            L’analisi della frequenza del fenomeno e la sua rappresentazione
               A partire dall’analisi storica del fenomeno incendi registrata negli ar-
            chivi su cui il Corpo forestale dello Stato memorizza gli eventi, è stato
            osservato che la media del numero di incendi annui per regione segue
            l’andamento riportato nella Figura 1.
               Limitando l’analisi alle sole Regioni a Statuto ordinario, ove è opera-
            tivo il Corpo forestale dello Stato, il fenomeno a livello regionale può
            essere classificato in base all’impegno richiesto:
               • 6 Regioni meno problematiche: Veneto, Emilia Romagna, Umbria,
                  Marche, Abruzzo, Molise;                                              5
               • 7 Regioni più impegnative: Piemonte e Lombardia (a prevalenti in-      n.
                  cendi invernali), Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata (a prevalenti in-  -  II
                  cendi estivi), Liguria (con incendi tutto l’anno);
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