Page 86 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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il proposito di un approccio armonico, equilibrato, misurato con la realtà
degli uomini e della natura, quale senso ultimo della sostenibilità. Così
come si è andata ad affermare universalmente ed istituzionalmente, la
sostenibilità rappresenta oggi il precipitato materiale della moderna
disciplina dell’etica ambientale, tanto da presupporre nel dispiegamento
delle sue trattazioni la distinzione etica tra una sostenibilità “debole” di
stampo tecnocentrico, antropocentrico, ed una sostenibilità “forte” di
stampo ecocentrico (LANZA, 2006). In conclusione, emerge in tutta evidenza
un quadro per cui la sostenibilità nasce dal grembo delle scienze forestali ed
ha come fondamento culturale l’etica ambientale. Alla luce di ciò,
necessariamente, si viene condotti a cogliere il legame intrinseco tra le
scienze forestali e l’etica ambientale.
Le Scienze Forestali
In rapporto a quanto esposto, è l’affacciarsi di una domanda fondativa che
può guidarci verso la chiarificazione dei presupposti descritti: perché le
scienze forestali, in quanto scienze, si ancorano ad un presupposto etico-
culturale, piuttosto che, al pari delle altre scienze, autodeterminarsi
attraverso un proprio statuto criteriologico e metodologico? A tale decisiva
domanda è opportuno iniziare a rispondere con un indicativo parallelismo,
in grado di illuminare la differenza tra le scienze naturali e le scienze
forestali. Le prime, in quanto scienze, si limitano ad una funzione
meramente conoscitiva, descrittiva, le seconde aggiungono a ciò una
funzione prescrittiva. Le scienze forestali studiano le dinamiche naturali,
ecosistemiche ma, classicamente e fondamentalmente, sono chiamate a
gestirle, tematicamente consistendo nel rapporto tra economia ed ecologia,
a sua volta emanazione del fondativo rapporto tra uomo e natura. La
selvicoltura, in sostanza, ambito qualificante le scienze forestali, presuppone
il rapporto costitutivo tra uomo e natura, nucleo conoscitivo essenziale ed
aurorale che attraversa tutto il cammino culturale, dall’epoca prefilosofica
fino ai nostri giorni. Stabilire il rapporto tra il valore dell’uomo e quello della
natura, la legittimità, la necessità ed i limiti dell’utilizzo delle risorse naturali
da parte dell’uomo, sono gli ineludibili presupposti etici della gestione
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