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Today  the  awareness  of  this  problem  is  gradually  increasing  but  only  with  the
          conservation of its exceptional naturalistic characteristics and therefore primarily of
          biodiversity  of  which  the  chestnut,  with  its  numerous  products  and  functions,
          constitutes a particular example, can true sustainability be ensured in management
          of its territory.

          L
                 a montagna anche in Sardegna è da tempo interessata da un forte
                 declino demografico che si ripercuote sul tessuto economico, sociale
                 e ambientale. In particolare le aree remote e montane dell’Ogliastra
          (Sardegna centro-orientale) si trovano ad affrontare non solo tale fragilità
          specifica, attualmente irrisolta, ma anche il mancato riconoscimento del loro
          potenziale unico in termini di peculiarità ambientali e crescita economica.
          Questi  territori,  seppur  isolati  da  un  punto  di  vista  sia  ambientale  sia
          economico-sociale, sono determinanti per la sicurezza alimentare, ecologica
          e per la salute di tutta la Sardegna come evidenziato in particolare anche dai
          recenti studi sulla Blue zone (Puxeddu, 2023; Soddu Pirellas et al., 2024). Oggi
          la consapevolezza di questo importante ruolo sta via via aumentando, ma i
          nuovi  impulsi  per  una  vera  comprensione  e  un  sempre  più  urgente
          soddisfacimento di tali bisogni possono produrre esempi virtuosi solo con
          la conservazione dei suoi eccezionali caratteri naturalistici e quindi in primis
          della biodiversità, di cui l’albero del castagno, con i suoi boschi e con i suoi
          numerosi prodotti, costituisce un esempio particolarmente significativo.

          Il castagno (Castanea sativa Mill.) in Sardegna

          La montagna mediterranea, con le sue caratteristiche e le sue tradizioni, ha
          nelle foreste una componente fondamentale che la rende unica sia dal punto
          di vista naturalistico che conservazionistico. In questo senso la disciplina
          legislativa  nazionale  e  regionale  riguardante  la  protezione  degli  alberi  e
          delle  foreste,  a  partire  da  quella  prevista  dal  Regio  Decreto-Legge  30
          dicembre  1923,  n. 3267  –  Riordinamento  e  riforma  della  legislazione  in
          materia  di boschi  e di terreni montani - e in particolare per   i castagneti, da
          quella   prevista   dal   Regio   Decreto-Legge   18   giugno   1931,   n.   973   –




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