Page 71 - ok rivista silvae dicembre 2024
P. 71
Tra questi possono venir elencati: per le selve da legno i diradamenti selettivi
ed i rinfoltimenti con “selvaggioni” di provenienza locale; per le selve da
frutto le potature di rimonda e le ripuliture dalla vegetazione concorrente,
oggi tra l’altro sempre più meccanizzabili anche mediante l’uso di robot
radiocomandati. A questi interventi devono affiancarsi specifiche azioni di
conservazione e valorizzazione delle principali varietà da frutto e da legno
autoctone antiche, arrivate sino a noi in particolare grazie alla loro
longevità, mediante realizzazione e cura di arboreti clonali o di
conservazione e di nuovi rimboschimenti, assicurando nel contempo la lotta
fitosanitaria che in presenza degli effetti diretti (ad esempio stress idrico e
differita maturazione dei frutti) e indiretti (maggiore virulenza dei patogeni)
dovuti al cambiamento climatico si concentra in prevalenza su quella
biologica e integrata. Esempi di tale lotta sono quelli contro il cinipide
galligeno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu) mediante impiego di Torymus
sinensis Kamijo, contro il cancro corticale (Cryphonectria parasitica Murril)
mediante utilizzo di ceppi ipovirulenti e contro il mal dell’inchiostro
(Phytophthora cambivora Buisman) con utilizzo di ammendanti fungicidi
capaci di indurre meccanismi di resistenza da implementare con l’azione di
funghi antagonisti (Trichoderma spp.). Ma la conservazione della biodiversità
castanicola si attua inoltre attraverso la difesa dei “grandi alberi”, attività
quest’ultima prevista, in tutta Italia, Sardegna compresa, in particolare dalla
Legge 14 gennaio 2013, n. 10 – Norme per lo sviluppo degli spazi verdi
urbani e dal successivo Decreto Ministeriale (MiPAAF) 23 ottobre 2014. Per
il pregio legato a un insieme di fattori peculiari, quali l’età e le dimensioni,
la forma e il portamento, la rarità botanica, l’architettura vegetale, i valori
paesaggistici, ecologici, nonché storici, culturali e religiosi, numerosi
individui in Sardegna sono inseriti nell’Elenco nazionale degli alberi
monumentali. L’Ogliastra in particolare, tra tutte le province della Sardegna,
vanta il maggior numero di grandi alberi iscritti in Elenco che non solo per i
valori anzidetti, ma più propriamente per quelli biologici, ecologici e
genetici, oggi si connotano quali enormi risorse di biodiversità meritevoli di
protezione assoluta finalizzata alla conservazione (Giannini e Susmel, 2005;
Puxeddu, 2021).
71