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sarà facile, e sarà necessario un puntuale monitoraggio del territorio,
effettuare una qualificazione dei livelli di habitat e soprattutto determinare il
livello di ripristino necessario per raggiungere gli obiettivi di conservazione
da ritenersi soddisfacenti. Il Piano inoltre dovrà contemplare tutte le azioni
previste dalla norma, dare una priorità in base alla prima scadenza del 2030
per il raggiungimento del 30% di ripristino nelle aree interne a Rete Natura
2000 e soprattutto trovare sinergie con le pratiche già previste da altri
strumenti comunitari (es. Piano Strategico della PAC, misure di
conservazione per siti di Rete Natura 2000, ecc.). Il Piano infine dovrà essere
esecutivo e dovrà quindi contenere nel dettaglio le misure di ripristino
previste, la quantificazione dettagliata degli interventi e gli indicatori
previsti per la loro valutazione. Dovrà inoltre contemplare anche gli habitat
non degradati dando prescrizioni per la loro conservazione e soprattutto
dovrà essere in linea con le azioni finalizzate alla mitigazione dei
cambiamenti climatici e al loro adattamento. Tale documento dovrà essere
redatto e consegnato alla Commissione di validazione europea entro
settembre 2026. Per quanto riguarda i finanziamenti la Commissione
Europea ha annunciato che saranno ingenti, in quanto la Nature Restoration
Law è strettamente legata al Green Deal Europeo che mobilita fino a 1.000
miliardi di euro entro il 2030. Saranno inoltre incentivate le partecipazioni
del settore privato, in quanto è risaputo che investire nell’ambiente avrà un
ritorno economico diretto anche nelle imprese private. Non va dimenticato
infatti che la perdita di biodiversità è ritenuta uno dei principali fattori di
rischio per l’economia globale nel medio e lungo periodo. Incrementare il
valore degli ecosistemi naturali è inoltre fondamentale e necessario per
assicurare la qualità della vita e del benessere nostro e soprattutto delle
future generazioni. Si auspica pertanto che il nostro Paese, sebbene
inizialmente critico con questa norma, possa invece vedere nella Nature
Restoration Law una incredibile opportunità di crescita e di sviluppo. Si spera
inoltre che tutte le molteplici Istituzioni coinvolte e tutti i portatori di
interesse siano uniti negli intenti e nella collaborazione per mettere in atto
tutti gli interventi previsti per salvaguardare l’incredibile patrimonio
naturale nazionale di cui godiamo.
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