Page 136 - ok rivista silvae dicembre 2024
P. 136

sarà  facile,  e  sarà  necessario  un  puntuale  monitoraggio  del  territorio,
          effettuare una qualificazione dei livelli di habitat e soprattutto determinare il
          livello di ripristino necessario per raggiungere gli obiettivi di conservazione
          da ritenersi soddisfacenti. Il Piano inoltre dovrà contemplare tutte le azioni
          previste dalla norma, dare una priorità in base alla prima scadenza del 2030
          per il raggiungimento del 30% di ripristino nelle aree interne a Rete Natura
          2000  e  soprattutto  trovare  sinergie  con  le  pratiche  già  previste  da  altri
          strumenti  comunitari  (es.  Piano  Strategico  della  PAC,  misure  di
          conservazione per siti di Rete Natura 2000, ecc.). Il Piano infine dovrà essere
          esecutivo  e  dovrà  quindi  contenere  nel  dettaglio  le  misure  di  ripristino
          previste,  la  quantificazione  dettagliata  degli  interventi  e  gli  indicatori
          previsti per la loro valutazione. Dovrà inoltre contemplare anche gli habitat
          non degradati dando prescrizioni per la loro conservazione e soprattutto
          dovrà  essere  in  linea  con  le  azioni  finalizzate  alla  mitigazione  dei
          cambiamenti climatici e al loro adattamento. Tale documento dovrà essere
          redatto  e  consegnato  alla  Commissione  di  validazione  europea  entro
          settembre  2026.  Per  quanto  riguarda  i  finanziamenti  la  Commissione
          Europea ha annunciato che saranno ingenti, in quanto la Nature Restoration
          Law è strettamente legata al Green Deal Europeo che mobilita fino a 1.000
          miliardi di euro entro il 2030. Saranno inoltre incentivate le partecipazioni
          del settore privato, in quanto è risaputo che investire nell’ambiente avrà un
          ritorno economico diretto anche nelle imprese private. Non va dimenticato
          infatti che la perdita di biodiversità è ritenuta uno dei principali fattori di
          rischio per l’economia globale nel medio e lungo periodo. Incrementare il
          valore  degli  ecosistemi  naturali  è  inoltre  fondamentale  e  necessario  per
          assicurare  la  qualità  della  vita  e  del  benessere  nostro  e  soprattutto  delle
          future  generazioni.  Si  auspica  pertanto  che  il  nostro  Paese,  sebbene
          inizialmente  critico  con  questa  norma,  possa  invece  vedere  nella  Nature
          Restoration Law una incredibile opportunità di crescita e di sviluppo. Si spera
          inoltre  che  tutte  le  molteplici  Istituzioni  coinvolte  e  tutti  i  portatori  di
          interesse siano uniti negli intenti e nella collaborazione per mettere in atto
          tutti  gli  interventi  previsti  per  salvaguardare  l’incredibile  patrimonio
          naturale nazionale di cui godiamo.




                                              136
   131   132   133   134   135   136   137   138   139   140   141