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Di queste rilevanze
storiche ne sono
testimonianza le
numerose tombe
scavate nella pietra,
presenti in vari siti
archeologici, uno
scheletro fossile di
un uomo vissuto nel
Pleistocene medio-
superiore (circa
150.000 anni fa)
perfettamente
conservato, custodito in una delle tante cavità carsiche presenti in agro di
Altamura, e le impronte degli antichi ed enormi rettili impresse sulle
superfici di strato affioranti di alcune cave di pietra esaurite.
Non mancano poi le testimonianze storiche della dominazione normanno
sveva, le cui tracce sono ancora presenti in molti dei centri storici dei Comuni
ricadenti nel territorio del Parco e che trovano il loro apice nell’imponente
Castel del Monte, voluto da Federico II di Svevia, inserito dall’UNESCO
nella lista dei Patrimoni dell'umanità per il rigore matematico ed
astronomico delle sue forme e per l'armoniosa unione di elementi culturali
del nord Europa, del mondo islamico e dell'antichità classica.
Nel parco nazionale vive un’ampia varietà di fauna, tra le più interessanti
della Puglia e d’Italia, soprattutto di piccole e medie dimensioni. Nella
Murgia gli animali hanno trovato degli habitat a loro congeniali nelle vaste
distese erbose, nei campi coltivati e nelle fitte selve, e buoni rifugi nelle
numerose grotte e anfratti presenti.
Tra i rettili più diffusi vanno ricordati il ramarro, la lucertola campestre, la
luscengola, il biacco e il cervone.
Molti i rapaci che frequentano la steppa alla ricerca di cibo (poiana, lanario,
biancone, gheppio), ma tra di essi assume assoluta preminenza la presenza
del falco grillaio, raro a livello europeo.
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