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Monitoraggi contro la minaccia alla biodiversità forestale
so di diminuzione della biodiversità entro il 2010, è stato avviato il
Processo Paneuropeo per l’Applicazione di Indicatori di Biodiversità
SEBI2010 (Streamlining European 2010 Biodiversity Indicators), il cui
Gruppo di Coordinamento è stato costituito nel 2004 dall’Agenzia
Europea per l’Ambiente, dal Programma Ambiente delle Nazioni
Unite e dal Centro Europeo per la Conservazione della Natura, con il
sostegno finanziario della Commissione Europea (DG Ambiente). Il
Gruppo è incaricato di assicurare lo sviluppo di un programma coor-
dinato paneuropeo di monitoraggio della biodiversità, attraverso le atti-
vità di sintesi tecnico-scientifica svolte da sei Gruppi di Esperti, che
hanno iniziato ad operare nella primavera del 2005. Per la fine del 2005
è prevista l’attuazione di attività dimostrative in alcuni Paesi campione,
mentre, entro il 2006, si prevede la definizione e la pubblicazione della
revisione finale degli indicatori di biodiversità. Entro il 2008, infine,
dovrà essere costituita una Rete coordinata a livello paneuropeo per il
monitoraggio della biodiversità. I sei Gruppi di Esperti (EG) sono stati
costituiti sulla base di una lista di cinque indicatori paneuropei di bio-
diversità, la cui definizione dovrà comunque essere migliorata. Entro il
2005, essi dovranno produrre un primo rapporto sulle attività svolte ed
un piano per le attività previste nel 2006. I Gruppi sono i seguenti, con
riportati i nomi degli esperti italiani designati da APAT:
EG1, tendenze nell’abbondanza di particolari specie (inclusa la com-
posizione in specie arboree delle comunità forestali): per l’Italia ne fa
parte Leonardo Tunesi (ICRAM);
EG2, tendenze nell’estensione di particolari ecosistemi (incluso il
livello di naturalità delle foreste): per l’Italia ne fa parte il sottoscritto;
EG3, tendenze nella diversità genetica degli animali da allevamento,
delle piante coltivate e delle specie ittiche di importanza economica
(incluse le risorse genetiche forestali): per l’Italia ne fa parte Giuseppe
Vendramin (CNR);
EG4, influenza delle deposizioni azotate;
EG5, numero e costi delle specie invasive non autoctone: per l’Italia
ne fa parte Alicia Acosta (Università di Roma Tre). .2
In questo contesto, il Corpo Forestale dello Stato è stato designato oI-n
a rappresentare l’UN-ECE ICP Forests Forests (Programma coopera- n
n
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